Aosta, il gruppo consiliare di Pcp all’attacco di Area Democratica e VdA Aperta
Dopo le esternazioni delle ultime settimane, il capogruppo Paolo Tripodi mette nel mirino Erika Guichardaz, Raimondo Donzel e Diego Foti
Esplode la polemica nel gruppo di PCP (Progetto Civico Progressista) del Comune di Aosta.
In un comunicato firmato dal capogruppo Paolo Tripodi, infatti, il più numeroso “ensemble” della maggioranza di piazza Chanoux spara alzo zero su Area Democratica e VdA Aperta e in particolare sulla capogruppo in consiglio regionale di Pcp, Erika Guichardaz, sul coordinatore Raimondo Donzel e sul consigliere comunale Diego Foti.
Da un lato, a Guichardaz si contestano le parole affidate ai social di netta bocciatura del progetto Pcp, ma anche della nuova piattaforma programmatica progressista.
Dall’altra, a Foti e a Donzel, le ultime scelte fatte dal consigliere comunale, che avevano sollevato non poche tensioni all’interno della maggioranza del Comune di Aosta.
Pcp all’attacco di Area Democratica e VdA Aperta
E nel comunicato il capogruppo di Pcp, Paolo Tripodi, non le manda di certo a dire, esprimendo a nome del gruppo «profondo sdegno e rammarico» per quanto letto sui giornali da esponenti di VdA Aperta e Area Democratica.
La prima nota è per Erika Guichardaz.
«Con stupore leggiamo le contraddittorie e incoerenti affermazioni rilasciate – si legge nel comunicato – dalla capogruppo dell’esistente gruppo Pcp in Consiglio regionale, che se da un lato sentenzia la fine del progetto, celebrando le sue esequie, dall’altro rimane invece ben ancorata al ruolo di rappresentanza apicale dello stesso».
Poi, si sposta il mirino su Raimondo Donzel.
«Rimaniamo allibiti nel leggere le dichiarazioni del coordinatore di Area democratica, il quale sostiene che l’attuale amministrazione si sia dimenticata del parco Puchoz – sottolinea ancora Tripodi -. È il caso di ricordargli che il proprio componente (Diego Foti ndr.) ha votato favorevolmente il relativo progetto di fattibilità tecnico-economica».
Non piacciono neanche l’accuse sul nuovo palaghiaccio, per il quale «saranno solo invertite le posizioni fra vecchio edificio e attuale parcheggio, senza ulteriore consumo di suolo».
Gruppo Pcp «esiste, vive, lavora ed è unito»
Stigmatizzando l’utilizzo dei social invece del confronto, Tripodi sottolinea come «il gruppo Pcp a livello comunale esiste, vive, lavora ed è rimasto unito e coerente al progetto iniziale», portando avanti la propria azione «attraverso processi partecipativi costanti e attraverso confronti leali, durante i quali tutte le componenti sono sempre state coinvolte, compresa Area Democratica».
In ultimo un ritorno all’attacco per l’astensione in sede di approvazione del bilancio di previsione, da parte di Diego Foti.
«Seguita dalle aspre esternazioni di cui sopra, segna evidentemente la scelta di un posizionamento politico differente rispetto al gruppo Pcp, scelta alla quale auspichiamo seguano atti coerenti all’interno delle istituzioni, secondo principi minimi di onestà intellettuale e politica» conclude Paolo Tripodi, ricordando che Pcp «rimane coeso e proseguirà, con serietà e lealtà, il lavoro intrapreso nel solco degli impegni sottoscritti con il programma di consiliatura del 2020».
(al.bi.)