La gioia di Federica Brignone dopo l’oro mondiale in gigante: «È la medaglia che sognavo da tutta la vita»
La fuoriclasse di La Salle commenta la gara che la proietta direttamente nella leggendo dello sport non soltanto italiano: «Oggi sono riuscita a tenere le cose inutili fuori dalla testa»
«È la medaglia che sognavo da tutta la vita».
Federica Brignone è emozionata e felice dopo il meraviglioso oro mondiale in gigante.
La Tigre di La Salle ha dominato la gara, facendo segnare il miglior tempo in entrambe le manche.
La fuoriclasse valdostana ha permesso all’Italia di tornare a vincere il gigante iridato dopo 28 anni.
L’ultima a riuscirci, nel 1997 a Sestriere, era stata Deborah Compagnoni.
Le due campionesse hanno in comune lo skiman, il mitico Mauro Sbardellotto.
La gioia di Federica Brignone: «È la medaglia che sognavo da tutta la vita»
«Questo risultato lo sognavo da tutta la vita – ha detto Federica -. Sapevo di avere un bel vantaggio e questo mi ha tranquillizzato. Mi sono detta di stare calma, sapevo anche di avere un buon feeling con questa neve e questa pista, ma non è mai facile raggiungere l’obiettivo al momento giusto».
Federica Brignone: «È uno dei giorni più belli di sempre»
«Non so cosa dire – ha aggiunto Brignone -. Tante volte sono arrivata seconda, questo è sicuramente uno dei giorni più bella della mia vita. Ci vorrà un po’ di tempo per capire cosa ho fatto, sono molto emozionata, forse realizzerò meglio questa notte. Il gigante era qualcosa che cercavo e che desideravo, è stato davvero emozionante. Oggi sono riuscita a tenere le cose inutili fuori dalla testa e questa è stata la cosa più bella perché riesci ad essere tu il padrone del tuo destino».
Federica Brignone: «Era l’occasione per dare più gas»
«Ai Mondiali conta tutto o niente, sapevo che era l’occasione per dare più gas, come ho fatto per tutta la stagione – ha sottolineato la 34enne valligiana -. Già questa mattina stavo bene e pensavo solo a sciare. Mi dicevo di continuare a muovermi e di fare il massimo. Anche oggi ho una conferma di avere gambe e testa giuste: ho fatto metà manche in apnea, ma sono riuscita a spingere fino in fondo. E’ bello arrivare a un grande evento focalizzata sulle cose giuste».
Federica Brignone: «Questa è la mia condizione di neve preferita»
«Ho fatto la differenza nell’ultima parabolica della prima manche, dove la pista gira – ha svelato Fede -. Lì mi sono presa spazio e sono riuscita a prendere una buona velocità, altrimenti ci si ferma. Ho continuato a spingere fin dall’inizio e mi pare che le altre abbiano avuto un po’ troppo rispetto. Questa è la mia condizione di neve preferita».
Federica Brignone: «Ho vissuto bene tutta la giornata»
«Ho vissuto bene tutta la giornata – ha ammesso Brignone -. Non avevo mai vinto in gigante ai Mondiali e le cose diventano più complicate, quando sei al comando dopo la prima manche, ma ho cercato sempre di rimanere concentrata. Quando ho passato il traguardo speravo solo di vedere il numero 1, ma non sapevo cosa aspettarmi. C’è sempre stato un livello altissimo nello sci femminile, per quanto riguarda la mia generazione, poi è arrivata anche Shiffrin, la più forte di tutte. Raggiungere un risultato del genere, con tutti gli occhi puntati addosso è davvero difficile e io oggi sono davvero soddisfatta».
Federica Brignone: «Deborah Compagnoni è sempre stata una campionessa con la C maiuscola»
Inevitabile parlare di Deborah Compagnani, l’ultima a vincere un gigante ai Mondiali, nel 1997 a Sestriere.
«Deborah è sempre stata una campionessa con la C maiuscola – ha concluso Fede -. Io e lei abbiamo una cosa in comune, Mauro Sbardellotto, lo skiman che ha vinto entrambe le medaglie d’oro. Non so immaginare la sua emozione».
(d.p.)