Weissmatten verso un futuro più roseo
Dalla regione stanziati 3,3 milioni di euro per rifare l’impianto di innevamento artificiale
Weissmatten verso un futuro più roseo
Gressoney-Saint-Jean ha il suo comprensorio totalmente aperto. La parte alta della pista Weissmatten, la rossa, è aperta da circa un mese e, da venerdì 31 gennaio, è aperta anche la blu. Questo grazie all’innevamento artificiale e, per la blu, anche a quello naturale.
Un’esposizione favorevole all’innevamento
La piccola stazione di Monterosa Ski sfata il mito dell’equazione alta quota – neve abbondante. Weissmatten, pur essendo sotto i 1500 metri, nell’ultima perturbazione ha avuto più neve del comprensorio alto. L’esposizione a nord-est premia e l’essere spesso in ombra pure.
«Quando arrivano perturbazioni da sud da noi nevica di più», spiega Andrea Gallo, assessore allo Sport e ai Trasporti di Gressoney-Saint-Jean.
3,3 milioni di euro dalla regione per impianto di innevamento artificiale
È soddisfatto l’assessore dell’incontro avuto con la dirigenza di Monterosa Ski e i progettisti (ing. Ceriani di Aosta): «Sono stati stanziati dalla regione 3,3 milioni di euro (grazie ai fondi per le piccole stazioni) per rifare l’impianto di innevamento artificiale e rendere più efficiente il bacino a monte, che non rendeva per i metri cubi di acqua che poteva ospitare. Rivista la copertura, si arriverà a 38 mila metri cubi.
Grazie alle migliorìe, in poco più di una settimana tutte le piste del comprensorio saranno sciabili
La parte dall’intermedia in giù sarà innevata grazie all’acqua di un bacino della Cva posto davanti alla Sport Haus. Da lì una tubatura porterà l’acqua alla base del Weissmatten. La parte bassa sarà innevata sempre, la parte alta con l’acqua del lago.
Si è calcolato che, in poco più di una settimana, si potranno innevare completamente tutte le piste del comprensorio. E si potranno accendere tante aste per l’innevamento, mentre l’impianto attuale ne reggeva solo poche per volta. Bisognerà solo capire i tempi, alcuni lavori partiranno la prossima primavera, altri, quelli del bacino, avranno bisogno di pareri e forse slitteranno».
Occorre comunicare le peculiarità delle piccole stazioni, e preservarle
È giusto investire sulle piccole stazioni, quali Weissmatten, Champorcher ed Estoul, che hanno il vantaggio di essere più vicine e di offrire lo sci a costi più sostenibili. L’investimento su innevamento e infrastrutture è il punto di partenza.
Poi, prosegue Gallo, «occorre comunicare e creare un richiamo per queste stazioni, ognuna delle quali ha un carattere differente e si rivolge a target diversi: Weissmatten, per esempio, si rivolge sia alle famiglie che agli sciatori di buon livello e agli agonisti e consente di far convivere lo sci turistico e lo sci agonistico. La pista più celebre è naturalmente divisa, da una fila di alberi, in due muri, offrendo un percorso agonistico e uno alternativo per lo sci turistico. Il prossimo anno sarà anche raddoppiato lo snow park, che è stato il grande polmone del comprensorio.
Weissmatten in consiglio valle
Il comprensorio è stato anche al centro di un’interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste nella seduta consiliare del 29 gennaio. Secondo il vicecapogruppo Erik Lavy, «fino al 13 gennaio, il comprensorio di Weissmatten era praticabile solamente fino alla stazione intermedia, malgrado le finestre di freddo che avrebbero permesso un importante innevamento artificiale». Il consigliere ha chiesto le motivazioni per cui non è stata aperta la parte a monte dell’intermedia e le intenzioni, di concerto con Monterosa spa, per garantire una migliore gestione di questo piccolo comprensorio che ospita una delle più belle piste dell’arco alpino che, secondo noi, va maggiormente valorizzata».
Gli investimenti regionali
L’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy ha informato che «al comprensorio del Weissmatten sono stati destinati 3 milioni 300 mila euro per il potenziamento e rifacimento dell’impianto di innevamento artificiale e 213 mila euro per le reti di protezione sulla pista Larici. Questo a dimostrazione della volontà del nostro governo di sostenere le piccole stazioni sciistiche, sulle quali altre regioni stanno disinvestendo. La rinascita dei piccoli comprensori è un lavoro corale tra politica, amministrazioni locali e attori del territorio: il governo ha dato indirizzi e finanziamenti e ora si tratta di capire come valorizzare le risorse affinché portino un valore aggiunto alle comunità locali».
27,6 milioni di litri d’acqua
L’assessore ha poi aggiunto che «per l’innevamento artificiale, da inizio stagione fino al 22 gennaio, sono stati impiegati 27 milioni e 600 mila litri d’acqua e la parte a monte dell’intermedia è stata aperta il 14 gennaio, quando l’innevamento programmato lo ha reso possibile. Non basta il freddo per innevare ma bisogna che questo si accompagni alla potenza dell’impianto e, non a caso, abbiamo destinato oltre 3 milioni di euro per il suo rinnovamento. Nell’incontro che avremo a febbraio ci confronteremo con i vertici di Monterosa sugli obiettivi futuri, spiegando che sarà necessario operare con l’obiettivo di garantire il benessere delle piccole stazioni sciistiche e dei loro territori».
Progetti estivi: strada per Col Ranzola e bike park
Tra i progetti estivi, «alla strada verso il Col Ranzola crediamo molto e vorremmo che andasse a buon fine», spiega Gallo. «Aveva ottenuto tutti i finanziamenti, metà regionali, metà nazionali (fondo per la montagna), ma le opere dovevano essere realizzate entro la fine del 2026. Non riuscendo a rispettare i termini, per non far perdere il finanziamento alla regione, è stato spostato su altri progetti, e la regione vedrà di rifinanziarlo.
Per le bici avevamo fatto fare una progettazione di sentiero facile per la discesa e dobbiamo ancora trovare i fondi».
(elena rembado)