Tac in ospedale alla gatta del radiologo, l’Ordine dei Medici: «Stupore e sconcerto»
In una nota, si ricorda che «la presenza di animali in un ambiente ospedaliero potrebbe rappresentare un rischio biologico»
«Stupore e sconcerto per quanto riportato dai media in merito all’esecuzione di esami diagnostici su un animale all’interno di un ospedale destinato alla cura degli esseri umani». A esprimerlo è l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Valle d’Aosta, in relazione alla vicenda della tac eseguita alla gatta del radiologo interventista Gianluca Fanelli, lunedì 27 gennaio.
La presa di posizione dell’Ordine dei medici
«L’Ordine rileva che i medici veterinari si sono già espressi pubblicamente sulla vicenda e conferma che la competenza in materia appartiene esclusivamente a loro – si legge in una nota -. Attualmente, sono in corso indagini da parte degli organi preposti per verificare l’eventuale violazione di regolamenti sanitari, protocolli di sicurezza e norme igieniche, fondamentali per prevenire contaminazioni».
La presa di posizione
L’Ordine, guidato dal presidente Roberto Rosset, si sofferma poi su altri particolari.
«La presenza di animali in un ambiente ospedaliero, infatti, potrebbe rappresentare un rischio biologico, compromettendo gli standard di igiene e sicurezza previsti per la tutela dei pazienti. Per questo motivo, eventuali valutazioni di competenza dell’Ordine potranno essere espresse solo al termine di tali accertamenti – rimarca -. La comunità medica valdostana esprime eccellenze in tutti i settori e non meritava un’esposizione mediatica di tale portata, specialmente in un momento di estrema difficoltà, in cui tutti i professionisti sanitari stanno operando con il loro massimo impegno. La polarizzazione delle posizioni, inoltre, non favorisce un confronto sereno e costruttivo tra organismi e autorità competenti per legge o per professionalità, né giova alla salute pubblica, alla fiducia dei cittadini e all’immagine della nostra Regione».
Quindi l’affondo finale. «Pur non disponendo ancora di tutti i dettagli della vicenda, l’Ordine qualora dovessero emergere responsabilità individuali, interverrà a tutela dei cittadini».
(t.p.)