Aosta, via alle richieste per gli orti comunali, le concessioni saranno biennali
Il 13 febbraio si aprono i termini per la presentazione delle domande per la concessione degli orti comunali; la novità riguarda la durata della gestione, divenuta di due anni
Orti comunali, aperti i termini per le domande di assegnazione che, da quest’anno, saranno biennali.
Per dare un riconoscimento a chi con tanta cura si occupa degli appezzamenti di terra sparsi in giro per la città, il Comune di Aosta ha deciso di cambiare, rendendo biennali le assegnazioni.
Orti comunali, aperte le domande
Le domande per arrivare all’assegnazione degli orti comunali si apriranno giovedì 13 e rimarranno aperto fino a giovedì 27 febbraio.
Secondo quanto comunicato dal Comune, per presentare istanza è possibile recarsi personalmente nella sede dell’ufficio Anziani Attivi di via Vuillerminaz 7, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12 o il lunedì e il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.
È inoltre possibile inviare il modulo per la presentazione della domanda tramite posta elettronica (a partire dalle 8.30 del 13 febbraio) all’indirizzo orti@coprogettazione.ao.it, indicando come oggetto “Richiesta orto comunale 2025”.
Alla domanda vanno allegate l’informativa contraenti relativa al trattamento dei dati personali, sottoscritta insieme a una copia del documento d’identità.
A ogni email inviata deve corrispondere una sola domanda.
Le domande pervenute tramite posta elettronica prima della data indicata non saranno prese in considerazione.
Chi presenterà personalmente la domanda potrà eventualmente fare richiesta per un’altra persona, allegando la delega firmata e la copia del documento d’identità del rappresentato.
Sia il modulo della domanda che l’informativa della privacy sono scaricabili online dal sito Internet comunale.
I requisiti
Le domande possono essere presentate da residenti nel Comune di Aosta (avranno la priorità) o in uno dei comuni facenti parte del “Conseil de la Plaine d’Aoste”.
Tra tutti gli appezzamenti disponibili, 13 orti saranno destinati a orti sociali, luoghi pensati per favorire l’incontro e la reciproca connessione tra famiglie, istituzioni e Terzo settore, che potrà tradursi anche in laboratori didattici a supporto delle tecniche di coltivazione e di una corretta educazione alimentare.
Il 60% degli appezzamenti restanti saranno destinati a chi abbia compiuto 60 anni, il 40% a cittadini di età compresa tra i 18 e 60 anni.
L’assegnazione degli orti avverrà sulla base delle graduatorie stilate in relazione al protocollo di arrivo delle manifestazioni di interesse.
L’assegnazione, come detto, sarà valida per due stagioni, fino al 31 dicembre 2026.
Per usufruire del servizio, come per gli altri attivati dalla co-progettazione, le persone dovranno sottoscrivere una tessera annuale al costo di 5 euro.
Il canone per la concessione di un singolo lotto è fissato in 100 euro, pari alla quota dello scorso anno di 50 euro moltiplicata per due annualità.
Per informazioni è possibile contattare l’ufficio Anziani Attivi al numero 0165-210745.
L’assessora: «Valorizziamo il lavoro delle persone»
Commenta la scelta l’assessora alle Politiche sociali, Clotilde Forcellati.
«Anche quest’anno assicuriamo un servizio particolarmente apprezzato da un’ampia fascia della popolazione, che unisce sia una primaria valenza sociale a ricadute positive nell’economia delle famiglie e a effetti virtuosi per quanto attiene alla partecipazione dei cittadini alla cura del territorio» sottolinea Forcellati.
L’assessora, poi, spiega la decisione di rendere le concessioni biennali.
«Al fine di valorizzare il lavoro delle persone impegnate nella conduzione degli orti e anche di garantire maggiore stabilità al servizio, come richiesto dagli stessi ortolani, la durata delle concessioni è stata raddoppiata – conclude -. Il tutto senza alcun incremento in percentuale dei costi a carico dei coltivatori».
(al.bi.)