Coppa del Mondo di Cogne: la gioia di Franco Allera, l’analisi di Paolo Riva e Marco Patacchini, l’entusiasmo dei coscritti, il calore del Fan Club di Chicco, l’esperienza degli alunni delle superiori
«Quando la Valle d'Aosta è unita può fare miracoli, sei mesi fa avevamo gli impianti di innevamento programmato distrutti e adesso presentiamo questo fantastico colpo d'occhio al mondo», ha detto il primo cittadino
Franco Allera spiega il miracolo di Cogne
Un’edizione della Coppa del Mondo molto speciale, racconta il sindaco di Cogne Franco Allera dal Prato di Sant’Orso quasi al termine della seconda giornata. «Soltanto sei mesi fa eravamo quasi in ginocchio – ricorda Franco Allera -. Siamo rimasti chiusi 30 giorni e avevamo l’impianto di innevamento programmato completamente distrutto. Ma tutti insieme abbiamo fatto grandi miracoli. Grazie al coinvolgimento del governo regionale, con i finanziamenti, e con il supporto dei volontari, circa 250, e di Events in Cogne si è lavorato intensamente. Quando la Valle d’Aosta è unita può fare miracoli».
Paolo Riva: «Nelle altre tappe del mondo non c’è questo pubblico»
I complimenti all’organizzazione arrivano anche dal coordinatore logistico della nazionale italiana di sci di fondo. «Un’eccezionale risposta, quella che è riuscita a dare Cogne – commenta Paolo Riva– . Io sono sempre presente e posso testimoniare che nelle altre tappe di Coppa del Mondo non c’è questo pubblico».
Paolo Riva, poi, parla degli atleti di casa.
«Federico Pellegrino è una sicurezza – dice -. Federica Cassol, invece è la sorpresa di quest’anno, da lei ci aspettiamo grandi cose e ora ha la consapevolezza di poterle fare».
Marco Patacchini: «Grande rispetto per gli atleti»
Impressionato dall’evento anche Marco Patacchini, medico della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici.
«Vedere gli atleti passare così vicini è impressionante, perché ti permette di percepire il livello delle loro prestazioni – dice l’ortopedico aostano -. In piano sviluppano una velocità pazzesca, questo sport, come tutti quelli di resistenza, è bellissimo e comporta molta sofferenza. Grande stima per questi ragazzi e queste ragazze».
La grande festa dei Cogneins, per esorcizzare la tragica notte del 29 giugno 2024
A vederli festeggiare i Cogneins, sul Prato di Sant’Orso, tifando gli atleti di casa, sembra quasi che siano riusciti a lasciarsi alle spalle la terribile fine giugno dell’anno scorso.
«Purtroppo non dimenticheremo mai quei momenti – racconta Laura, tra i coscritti del 2006 che durante la tre giorni di Coppa del Mondo stanno colorando la candida atmosfera di Cogne, con i tamburi della tradizione locale e con l’allegria che contraddistingue quell’età-. Noi supporteremo sempre Cogne».
Il Fan Club Chicco Pellegrino colora di giallo il Prato di Sant’Orso
A tingere Cogne dell’inconfondibile giallo del Fan Club Chicco Pellegrino sono i tifosi del campione del mondo 2017 e due volte vice campione olimpico.
Presenti con uno stand, per tifare e supportare il loro idolo, ma non solo, anche per farsi conoscere al di fuori della Valle d’Aosta.
«Abbiamo quasi raggiunto i 1000 fan – evidenzia Stephanie Mathiou, presidente del Fa Club – e venduto 400 biglietti per i tifosi del nostro fan club. Siamo emozionati di essere nuovamente a Cogne per la seconda volta nella carriera di Chicco Pellegrino».
Louna Tuminello: «Incredibile esperienza far parte dell’organizzazione»
Dietro le quinte, invece, impegnati con l’organizzazione di questa tappa di Coppa del Mondo, ci sono stati tantissimi ragazzi.
Circa 30 arrivano dalle scuole superiori valdostane.
Tra di loro Louna Tuminello: «Ho avuto l’opportunità di vedere come i giornalisti lavorano e tutto il mondo che c’è dietro a livello tecnico. È stato tutto molto emozionante e interessante».
(ar.pa)