Santanchè, Bonelli: costringe Meloni a sostenerla, cosa teme premier?
Milano, 28 gen. (askanews) – “Sono surreali e sconcertanti le dichiarazioni della ministra Daniela Santanchè, che ha annunciato la volontà di non dimettersi con ‘un me ne frego’ nonostante sia stata rinviata a giudizio per falso in bilancio e accusata di truffa ai danni dello Stato. È inaccettabile che una persona con simili accuse continui a ricoprire un incarico ministeriale. Ancor più grave è l’atteggiamento della premier Giorgia Meloni, che, con un pericoloso doppio standard, mantiene Santanchè al suo posto, compromettendo la credibilità delle istituzioni. Perché la premier consente tutto questo? Che cosa teme? È incomprensibile come una ministra indagata per truffa ai danni dello Stato possa continuare a imporre la propria linea al governo”. Così in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS.
“Quando erano all’opposizione, Meloni e Santanchè hanno chiesto ripetutamente le dimissioni di molti politici, anche senza che fossero indagati, rendendo questo atteggiamento un loro tratto distintivo. Ora, invece, tutto si congela dietro un garantismo di facciata, applicato solo per sé e i propri alleati, ma non per gli avversari politici. L’ostinazione della ministra Santanchè nel restare al suo posto non è solo un atto di arroganza politica, ma anche un insulto ai cittadini italiani, che meritano un governo trasparente e responsabile. Come è possibile mantenere in carica un ministro accusato di reati così gravi?”, conclude Bonelli.