Bimba morta in ospedale, il padre lancia due petizioni online
"Mai più un solo genitore in pediatria" e la richiesta di un corso in comunicazione pediatrica al personale del Beauregard
«Mi sono sentito un genitore di serie B, Mai più un solo genitore in pediatria!».
Jean Pierre Boch, papà della piccola che è morta la notte dell’11 giugno 2024 all’ospedale Beauregard di Aosta, a più di sette mesi dall’accaduto ha lanciato due petizioni che chiedono un profondo cambiamento nel reparto di pediatria dell’ospedale valdostano.
La regola del “solo genitore”
Uno degli aspetti che Jean Pierre Boch suggerisce di riformare è la politica dell’ospedale di consentire l’ingresso di un solo genitore accanto al bambino.
Jean Pierre ricorda nella petizione come sua moglie avesse chiesto insistentemente quella notte al citofono della pediatria la possibilità che entrasse anche lui, ma la risposta era stata un secco «No, no, un solo genitore, signora».
«Vi chiedo di aiutarmi a firmare questa petizione che potrà consentire di eliminare, almeno in pediatria, questa regola – si legge nella petizione -. UNA BAMBINA/O NON HA SOLO UN GENITORE, MA 2!»
Il corso di formazione per gli operatori sanitari
Accanto alla richiesta di abolire la norma sull’accesso limitato dei genitori, Jean Pierre ha lanciato anche una seconda petizione che chiede l’introduzione di un corso obbligatorio sulla comunicazione e relazione pediatrica per tutti gli operatori del reparto di pediatria.
Il padre della piccola chiede che i medici, le infermiere e tutto il personale sanitario imparino ad ascoltare e rispondere con maggiore empatia alle preoccupazioni dei genitori, riconoscendo l’importanza del loro ruolo nel processo di cura del bambino.
«Devono capire – continua il papà su Change.org – che se portiamo in pronto soccorso i nostri bambini è perché siamo preoccupati e vogliamo che facciano il possibile per capire ed intervenire».
Un appello alle autorità locali
Le petizioni, lanciate il 27 gennaio 2025, sono rivolte al presidente della Regione, Renzo Testolin, all’assessore alla Sanità Carlo Marzi, al direttore generale dell’AUSL VDA Massimo Uberti e al direttore sanitario dell’AUSL VDA Mauro Occhi.
La prima necessita di 2500 firme, mentre la seconda di 500.
(ar.pa)