Scuola e lavoro: «Istruzione e formazione determinano i progetti di vita dei cittadini»
A palazzo regionale un incontro in cui si è parlato di come favorire le nuove generazioni nel contesto lavorativo
Favorire l’ingresso delle nuove generazioni nel mercato del lavoro; facilitare le imprese nell’individuazione di risorse umane con competenze già formate e già abituate a interfacciarsi con una realtà aziendale; ridurre il divario tra sistema scolastico e mondo del lavoro. Il tutto attraverso la condivisione di buone prassi tra tutti gli attori coinvolti. Sono stati questi, in sintesi, i temi toccati nell’incontro che si è tenuto mercoledì alla sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale ad Aosta.
A organizzarlo, il Dipartimento della Sovraintendenza agli studi e l’Assessorato sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, in collaborazione con la Chambre Valdôtaine.
Jean-Pierre Guichardaz: «Scuola e formazione determinano i progetti di vita»
«La scuola e la formazione determinano i progetti di vita dei cittadini. Il sistema lavora perché nel suo complesso funzioni e i ragazzi possano diventare cittadini consapevoli, costruttivi e critici». Lo ha sottolineato, nel suo intervento, l’assessore al sistema educativo Jean-Pierre Guichardaz, aprendo l’incontro per l’orientamento al lavoro e percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
«Oggi si tratta di un focus sui ragazzi più fragili che io definirei con abilità differenti – rimarca Guichardaz -. Una società civile ha bisogno e necessità di focalizzarsi in primis su chi ha bisogno. È importante il coinvolgimento della comunità nella sua totalità. Ognuno di noi collabora e lavora per un progetto educativo rivolto ai giovani, ma in una logica di ritorno. Ciò serve anche agli adulti in una sorta di refresh educativo. Siamo così sollecitati a rivedere e ristudiare le nostre posizioni».
Luigi Bertschy: «Conoscere i giovani e approfondire esperienze e attitudini»
Luigi Bertschy, assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, evidenza altri aspetti. «L’esigenza di conoscere i giovani prima che concludano il loro percorso educativo e di approfondire esperienze e attitudini che le persone possono mettere a disposizione – afferma -. Questo ci aiuta a essere maggiormente pronti nella risposta. Lo sportello di orientamento sarà ancora più forte in futuro, si deve garantire a tutti gli stessi servizi e possibilità».
Quanto ai tirocini, Bertschy auspica che «aumentino ulteriormente. Abbiamo chiesto a tutte le categorie di essere presenti per poter aprire ad ogni settore. Una persona formata non è successivamente diretta esclusivamente alle imprese, visto che gli studenti possono poi orientarsi a 360 gradi».
Franco Cossard: «La scuola vive e cura l’accoglienza»
A proposito delle imprese Franco Cossard, dirigente del liceo linguistico di Courmayeur, puntualizza che «devono mantenere le loro caratteristiche perché già la scuola vive e cura l’accoglienza. Le aziende vivono obiettivi, ritmi ed esigenze differenti. Va a loro un plauso perché si assumono responsabilità e impegni notevoli. Vanno accettate anche le esperienze negative che costituiscono un’utile parte per venire a conoscenza e prendere atto di cosa sia il mondo del lavoro e magari di quali strade non facciano parte delle preferenze dello studente”.
Antonella Mauri: «Adattare le competenze ai vari contesti»
Antonella Mauri pone invece l’accento sulle competenze trasversali. «Queste permettono di giocare in maniera efficace non solo nel mondo della scuola, ma pure nella vita – commenta -. Sono la capacità di continuare ad imparare, la capacità di socialità, civiltà e quella imprenditoriale, cioè l’assunzione di iniziative. Risultano obiettivi fondamentali il fornire occasioni di apprendimento, l’adattare le competenze ai vari contesti e l’avvicinare lo studente al mondo del lavoro».
(Luca Mauro Melloni)