Rete Civica e Europa Verde VdA bocciano in Piano Trasporti 2035: «bozza stravolta, solo gomma»
Le contestazioni riguardano un po' tutto, dai collegamenti intervallivi, alla ferrovia, agli impianti a fune e in particolare tre grandi progetti: raddoppio del tunnel del Monte Bianco, l'ampliamento del tratto autostradale in bassa Valle e lo smantellamento dell'Aosta-Pré-Saint-Didier
Rete Civica e Europa Verde VdA bocciano il Piano Trasporti 2035: «bozza stravolta, solo gomma».
Rete Civica e Europa Verde Valle d’Aosta bocciano la bozza del Piano regionale dei Trasporti 2035.
Il documento, al vaglio della Valutazione Ambientale Strategica, dovrà passare all’approvazione del Consiglio regionale.
Le osservazioni di Rete Civica e Europa Verde VdA sono state presentate oggi dai portavoce Elio Riccarand e Massimiliano Kratter, insieme alla consigliera regionale di Pcp Chiara Minelli.
«L’aggiornamento 2024 è uno stravolgimento della bozza di Piano del febbraio 2021» secondo Riccarand, Kratter e Minelli.
Viene abbandonata una visione che puntava sulla ‘cura del ferro’ per privilegiare il trasporto su gomma.
Emblematici, secondo Rete Civica e Europa Verde VdA tre grandi progetti:
- il raddoppio del Traforo stradale del Monte Bianco
- l’ampliamento dell’autostrada in bassa Valle
- lo smantellamento dell’Aosta-Pré-Saint-Didier e la sua sostituzione con un servizio di autobus.
Raddoppio Traforo del Monte Bianco
Secondo i portavoce di Rete Civica e Europa Verde VdA, al grande tema del raddoppio del tunnel del Monte Bianco «il Piano regionale Trasporti dedica solo 14 righe e per pudore non si parla di raddoppio ma di separazione delle corsie».
Le canne diventano due, l’infrastruttura raddoppia le sue dimensioni ma il Piano, sfidando il senso del ridicolo sostiene che non aumenta la capacità dell’infrastruttura.
«Il raddoppio del tunnel è osteggiato da tutti i Comuni della vallata di Chamonix per il degrado ambientale che comporterebbe ed è in contrasto con l’obiettivo dell’Unione Europea di ridurre il transito dei tir attraverso le Alpi» concordano Rete Civica e Europa Verde VdA
Raddoppio del tratto autostradale in bassa Valle
Rete Civica e Europa Verde si scagliano contro l’ipotesi di raddoppiare un tratto autostradale, «idea confusa per migliorare il deflusso del traffico e non è chiaro se si tratti di tutti i 23 km da Montjovet a Quincinetto o solo nella tratta tra Hône e Donnas con la costruzione di una galleria in sostituzione di quella attuale».
Ferrovia Aosta-Ivrea-Chivasso
Secondo Rete Civica e e Europa Verde, il Piano sminuisce l’importanza dell’elettrificazione dove afferma «che non apporterà benefici apprezzabili sui tempi di percorrenza» non tenendo invece in considerazione il fatto «che potrà essere utilizzata una gamma molto più ampia di elettrotreni che da ogni punto della rete ferroviaria italiana potranno arrivare ad Aosta, con adeguata capacità di trasporto e maggiore regolarità del servizio».
Ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier
La proposta di dismissione della ferrovia è, secondo Rete Civica e Europa Verde, in contrasto con l’azione politica condotta tra il 2016 e il 2021 e così il Piano regionale dei Trasporti imbocca la strada della dismissione delle Ferrovia dell’alta Valle.
L’attuale proposta abbandona il concreto progetto di riattivazione della linea ferroviaria per abbracciare un’idea irrealizzabile: far viaggiare un grosso mezzo come un metrobus o brt, bus rapid transit, sulla ex tratta ferroviaria.
Stazione ferroviaria di Aosta
Anche la riorganizzazione della stazione ferroviaria di Aosta non è gradita a Rete Civica e Europa Verde VdA visto che vengono completamente trascurati l’allargamento del sottopasso ferroviario e il collegamento tra zona di arrivo dei treni e parte Sud, dove si trovano il parcheggio pluripiano De La Ville e la telecabina per Pila.
Trenino Cogne Pila
Altra critica: il Piano non dedica alcuna attenzione al trenino Cogne Pila che secondo Rete Civica e Europa Verde VdA può avere un ruolo significativo nel sistema regionale dei trasporti.
Impianti a fune
Nel Piano non c’è alcuna analisi rispetto agli impianti che hanno un compito di trasporto pubblico, come la tratta Buisson-Chamois.
Del progetto di fattibilità tecnico-economica tra la Val d’Ayas e il Breuil, da Frachey al Colle superiore delle Cime Bianche e del collegamento Pila-Cogne si parla in modo sbrigativo e approssimativo.
Si tratta di progetti con un costo superiore ai cento milioni di euro, con impatto ambientale rilevante e che non riguardano affatto il trasporto quotidiano di merci o persone».
Mobilità ciclistica
Sul tema, secondo rete Civica e Europa Verde VdA, il Piano offre una panoramica generale sulle potenzialità del mezzo sostenibile ma non affronta il tema di una efficace pianificazione e gestione della rete ciclabile nella nostra regione.
In generale, sul turismo accessibile, il Piano viene giudicato insufficiente, sia come impostazione generale che nelle indicazioni delle caratteristiche che un servizio universalmente accessibile dovrebbe avere.
Decarbonizzazione trasporti
Anche le disposizioni di legge sulla mobilità sostenibile non sono confortanti rispetto all’obiettivo di una Valle d’Aosta Fossil Fuel Free perseguito dalla Regione, secondo Rete Civica e Europa Verde VdA.
I dati del 2022 indicano una percentuale ferma al 26% rispetto alla mobilità che sistematicamente usa mezzi di trasporto pubblico o bici o mezzo elettrico; entro il 2025 il dato dovrebbe essere del 35%.
Aeroporto regionale
Un master plan di sviluppo dell’aeroporto completamente sbagliato – secondo Rete Civica e Europa Verde VdA – ha portato, nel tempo, «a spendere 30 milioni per opere di ammodernamento che non vengono utilizzate, costosi sistemi di radioassistenza e milioni per la gestione di servizi a favore di un’attività commerciale inesistente».
Un’opportunità, secondo Rete Civica e Europa Verde VdA, potrebbe essere avviare un percorso sperimentale per l’impiego dei droni in diversi ambiti di mobilità, logistica e gestione del territorio alpino.
(re.aostanews.it)