Sanità, l’assessore Marzi: «molto da migliorare, ma non è vero che fa tutto schifo»
Ancora temi sanitari in apertura dei lavori del Consiglio regionale; nel 2024, i valdostani che hanno chiesto un contributo per spese di viaggio e soggiorno per cure fuori Valle sono stati 68 per complessivi 23 mila euro.
Sanità, l’assessore Marzi: «molto da migliorare, ma non è vero fa tutto schifo».
«Siamo d’accordo che ci siano tante cose da migliorare, ma non è vero che fa tutto schifo».
Lo ha detto stamattina, in apertura dei lavori del Consiglio regionale, l’assessore alla Sanità Carlo Marzi, in premessa a una iniziativa presentata dal consigliere di Forza Italia Mauro Baccega a proposito dei rimborsi per le spese di soggiorno e di viaggio ai residenti che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale.
L’assessore Marzi si è riferito al dato di 51 mila 477 persone «che hanno una prenotazione al CUP, 320 mila circa per una visita o prestazione (dalla seconda in avanti) con data e orario e 20 mila circa per una prima prestazione» ha precisato.
Secondo quanto riferito dallo stesso Marzi, l’azienda Usl garantisce oltre un milione di visite e prestazioni all’anno.
«Lo ripeto, i problemi restano, siamo d’accordo sul fatto che stiamo facendo e continueremo a fare il meglio possibile, ma non è vero che fa tutto schifo».
68 beneficiari dei rimborsi per soggiorno e viaggio per cure fuori Valle
Secondo quanto riferito dall’assessore Marzi sono 68 i beneficiari che hanno usufruito del rimborso messo a disposizione di chi si cura fuori Valle.
Si tratta di patologie per cure non garantite nella nostra regione, dietro prescrizione del Servizio Sanitario Nazionale.
Il totale speso, a fronte dei circa 500 mila euro a disposizione, è stato di 23 mila euro.
Nel primo semestre 2024, gli assistiti sono stati 30 per circa 10 mila euro di spesa; per la seconda parte dell’anno, si aspetta la rendicontazione dell’azienda Usl che deve avvenire entro il 15 gennaio 2025.
Di quei 10 mila euro rimborsati, 9 mila riguardano il viaggio e circa mille euro per il soggiorno.
Perlopiù si tratta di viaggi verso Piemonte e Lombardia.
Baccega: forse c’è poca informazione
Il consigliere Baccega non è stato soddisfatto dalla risposta.
«Mi sembrano pochine le spese rimborsate rispetto alla somma a disposizione – ha detto -.
Forse le persone non sanno di poter chiedere un rimborso o le persone che le guidano nei vari percorsi non sono preparate a dare informazioni.
Sui 51 mila valdostani che hanno una prenotazione, concordo sulla necessità di una informazione corretta, ma tra quelli ci sono anche io che ha una prenotazione a 12 mesi però.
Se per una patologia devo aspettare 12 mesi, bhè c’è qualcosa che non funziona, anche se si tratta di una seconda visita».
Nella foto in alto, l’assessore alla Sanità Carlo Marzi.
(c.t.)