Pediatri a gettone in Valle d’Aosta: «male necessario per garantire il servizio»
Cinque o sei anni fa i pediatri ospedalieri erano 11; oggi sono 3 e mezzo.
Pediatri a gettone in Valle d’Aosta: «male necessario per garantire il servizio».
In Consiglio regionale si è tornati a parlare dell’emergenza legata alla carenza di medici pediatri per l’interpellanza presentata dal consigliere Andrea Manfrin (Lega Valled ‘Aosta).
Il consigliere Manfrin ha puntato il dito contro i tanti gettonisti utilizzati all’ospedale Beauregard «che non coprono le esigenze di turni, per cui spesse volte i turni di lavoro si estendono, con i conseguenti rischi».
Manfrin ha parlato di una comunicazione sollevata da una sigla sindacale che ha ventilato l’ipotesi di chiusura dell’unico punto nascita in Valle, considerata la penuria di personale con solo 4 pediatri ad alternarsi nelle 24 ore.
La risposta dell’assessore Carlo Marzi
«La presenza dei gettonisti è il grande male della sanità – ha risposto l’assessore alla Sanità Carlo Marzi -. La presenza di pediatri a gettone all’ospedale Beauregard è un male necessario a tenere aperto il presidio Beauregard e garantire il servizio.
Cinque-sei anni fa, i pediatri ospedalieri erano 11; oggi sono 3 e mezzo – ha precisato Marzi -.
Per gestire il quotidiano il ‘male obbligatorio’ dei gettonisti è irrinunciabile.
In tutta Italia la situazione dei pediatri è drammatica, persino uno degli ospedali pediatrici più importanti d’Europa, il Gaslini di Genova, ha dovuto mettere in atto strategie per gestire la carenza di professionisti – ha detto l’assessore Marzi riferendosi al progetto ‘Gaslini diffuso’ che riguarda la Liguria e il basso Piemonte.
Specializzandi in Pediatria all’ospedale Beauregard
Nota positiva, la presenza di specializzandi in Pediatria che trascorrono periodi di tirocinio all’ospedale Beauregard.
L’assessore Marzi ha ricordato le rassicurazioni del direttore generale dell’azienda Usl circa il mantenimento del punto nascite all’ospedale Beauregard, dopo l’allarme lanciato dai sindacati.
(re.aostanews.it)