In Valle d’Aosta, costo della vita alto e stipendi più bassi d’Italia
La riflessione è scaturita in occasione del Question time di Forza Italia sull’indennità di bilinguismo nelle società partecipate della regione
In Valle d ‘Aosta, costo della vita alto e stipendi più bassi d’Italia.
Il riconoscimento dell’indennità di bilinguismo nelle società a partecipazione regionale è stato oggetto di un’interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Forza Italia nella seduta odierna del consiglio regionale.
Baccega: in Valle gli stipendi più bassi d’Italia
«Sulla base dei dati Inps risulta che, nel settore privato, la nostra regione ha gli stipendi più bassi d’Italia», ha affermato il vice capogruppo Mauro Baccega.
«A luglio 2023 era stata discussa una mozione in cui si chiedeva al governo di effettuare una ricognizione sui dipendenti delle società partecipate e controllate dalla regione, i cui concorsi prevedono il superamento iniziale dell’accertamento di conoscenza del francese/italiano. Vorremmo sapere se, a seguito della ricognizione, siano state sviluppate delle iniziative per il riconoscimento dell’indennità di bilinguismo».
La risposta di Testolin: l’amministrazione si impegna per dare dignità al lavoro
«Le analisi Inps evidenziano da tempo che in Valle d’Aosta gli stipendi medi nel settore privato sono inferiori a quelli delle altre regioni del Nord Italia, ma si tratta, appunto, delle retribuzioni del settore privato» ha commentato il presidente della regione, Renzo Testolin.
«Tra le cause, la prevalenza in Valle di settori come costruzioni, turismo e agricoltura che hanno retribuzioni mediamente più basse rispetto ad altre aree dove si concentrano le grandi multinazionali o le attività finanziarie e assicurative, la ripresa dell’inflazione e l’effetto distorto dei contratti nazionali di lavoro, ai quali fanno riferimento le società a controllo pubblico, che non tengono conto delle differenze territoriali del costo della vita.
È una questione ampia, non risolvibile esclusivamente con un’indennità di bilinguismo da riconoscere ai dipendenti delle società partecipiate o controllate, che rappresentano peraltro una minima parte dell’impiego nel settore privato.
L’amministrazione è molto sensibile al fenomeno e si impegna per dare dignità al lavoro».
Il costo della vita è altissimo
«Il costo della vita in Valle è tra i più alti d’Italia», ha sottolineato il vice capogruppo Baccega.
«Sulle controllate e partecipate non c’è un’uniformità di comportamento ed è necessario attivarsi fin da ora per colmare questo gap. Siamo disponibili a una collaborazione con la maggioranza o, diversamente, ci adopereremo in autonomia».
(elena rembado)