Operaio morto schiacciato da un camion a Châtillon: chiesti 2 rinvii a giudizio
Si tratta del datore di lavoro e di uno degli altri operai
La procura di Aosta ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio di due persone per la morte di Mohamed Oueslati, l’operaio di 59 anni morto il 20 gennaio 2024 in seguito a un incidente sul lavoro a Châtillon. Si tratta del datore di lavoro, Heribert Heresaz e di uno degli altri operai che lavorava con la vittima.
Operaio morto a Châtillon, chiesti 2 rinvii a giudizio
L’incidente era avvenuto il 18 gennaio, nel centro del paese, mentre Oueslati stava rimuovendo le luminarie natalizie. Secondo quanto ricostruito, nel momento in cui erano stati sollevati i piantoni per stabilizzare il furgone, il mezzo pesante era piombato al suolo. L’operaio era rimasto schiacciato tra il veicolo e la facciata di un edificio.
Immediati i soccorsi, con Oueslati che era stato trasportato al Parini di Aosta e sottoposto a un intervento chirurgico. Le condizioni del 59enne si erano aggravate ed era stato trasferito al Cto di Torino. Nel nosocomio piemontese era quindi deceduto, due giorni dopo l’incidente.
La procura di Aosta aveva disposto l’autopsia e aperto un’inchiesta, affidando gli accertamenti ai tecnici dello Spresal dell’Usl.
Il pm Francesco Pizzato contesta al datore di lavoro violazioni in materia di obbligo di formazione e informazione. Nei confronti del dipendente, invece, la contestazione riguarda il mancato azionamento del freno a mano sul furgone.
(t.p.)