Avvistato un branco di 9 lupi correre tra le case di Pré-Saint-Didier
Risalgono alla fine dell'anno, il 28 dicembre, le immagini di 9 lupi all'ingresso del paese che stanno rimbalzando su tutti i media; assessorato al lavoro su un protocollo di gestione del lupo
Stanno rimbalzando su tutti i media nazionali le immagini di un branco di 9 lupi che si aggirano tra le case all’ingresso del paese di Pré-Saint-Didier.
Il filmato risale al 28 dicembre, alle 4.51 di notte.
Il passaggio dei lupi
Si vedono i lupi correre sulla strada, proprio all’ingresso del paese, forse spaventati dal fascio di luce dei fari di un’auto che nel frattempo sopraggiunge.
Un ultimo lupo passa con più calma, dopo l’auto.
A diffondere il video su X anche l’assessore regionale agli Affari europei, Innovazione, Pnrr e Politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri che commenta:
«9 lupi in giro per Pré-Saint-Didier fanno capire quale sia la situazione e l’emergenza sulle Alpi (si sono mangiati un cane)».
Gli attacchi dello scorso anno
Della questione lupo si è discusso più volte in Consiglio regionale.
Nella seduta del 3 ottobre l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel aveva riferito in aula il numero degli attacchi conosciuti e verificatisi fino a quel punto in Valle d’Aosta nel 2024.
Erano 21 gli attacchi accertati da gennaio ai danni di vitelli.
Assessorato al lavoro per un protocollo di gestione del lupo
Sull’ultimo avvistamento a Pré-Saint-Didier interviene l’assessorato all’Agricoltura con una nota in cui l’assessore Marco Carrel, oltre a ricordare le azioni di monitoraggio, anticipa l’elaborazione di un protocollo di gestione del lupo sul territorio regionale.
L’assessorato sottolinea che la tematica della presenza della specie canis lupus sul territorio regionale è argomento ben conosciuto dall’Ufficio Fauna che affronta le sue numerose sfaccettature per mezzo di azioni specifiche insieme al Corpo forestale della Valle d’Aosta e il corpo di guardia del Parco Naturale del Mont Avic e il Parco Nazionale Gran Paradiso.
Azioni che prevedono un costante monitoraggio del lupo sul territorio e la raccolta di materiale organico, l’esame delle predazioni, le analisi genetiche non invasive su campioni biologici nonché l’utilizzo di video-fototrappole, per acquisire dati sul numero di individui presenti, sulla composizione e la localizzazione dei branchi.
«Con l’aiuto di tecnici esterni, incaricati dalle nostre strutture si sta procedendo all’elaborazione di un apposito protocollo di gestione del lupo sul territorio regionale, grazie al quale si stanno individuando e determinando i criteri tecnici per la gestione di questo predatore, anche ai sensi della l.r. 11/2021 e soprattutto alla luce del suo declassamento, previsto nel 2025» dice l’assessore Carrel.
«È stato dato mandato agli uffici di lavorare per migliorare la chiarezza dei dati e ottimizzare la comunicazione di questi alla cittadinanza, in un’ottica di sempre maggiore trasparenza»
(e.d.)