Val d’Ayas in crescita, nell’occupazione alberghiera e nei prezzi
Val d’Ayas in crescita, nell’occupazione alberghiera e nei prezzi
La Val d’Ayas ha più prenotazioni rispetto all’anno scorso, l’aumento dei prezzi è graduale, in relazione ai periodi e a alla domanda, e le vendite degli hotel sono passate dalle Online Travel Agencies (Booking, Expedia) – il 33,5% delle vendite avveniva lì fino a tre anni fa, oggi il 21,6% – ai propri siti (passati dal 24,8% al 47,5% in tre anni), risparmiando così in commissioni.
Turismo “da weekend”
Unico neo, che è un po’ la patologia di tutte le località di montagna, l’occupazione alberghiera interessa prevalentemente i fine settimana a discapito dei giorni feriali, il che crea disagio soprattutto alle strutture medio-grandi con costi fissi elevati. Ma il fenomeno è attenuato in Val d’Ayas.
Il fenomeno è da attribuirsi al calo dei tour operator
«Questo è da attribuirsi al calo, dalla pandemia in poi, della clientela straniera e dei tour operator, che, dopo aver individuato località per loro attrattive, sono gli unici a fare contratti con singole strutture per periodi lunghi e con largo anticipo, e a riempire le settimane lasciate vuote dagli italiani. La regione dovrebbe partecipare a fiere nazionali ed estere in modo da individuare nuovi mercati e contattare tour operator interessati alla Valle d’Aosta», spiega Elena Becquet, albergatrice e presidente del consorzio turistico Val d’Ayas Monterosa.
Progetto di HBenchmark di monitoraggio dei flussi
Il consorzio è capofila del progetto di monitoraggio e previsione dei flussi, di analisi della provenienza geografica e del tipo di clientela, avviato l’anno scorso con HBenchmark. Vi aderiscono 12 strutture ricettive nella valle, che mettono in comune i propri dati per confrontarsi in modo sistematico su vendite e politiche di prezzo.
Da Ayas a Gressoney e La Thuile, e in prospettiva a tutta la regione
Il progetto, che consente di agire a livello collettivo nel caso in cui i dati evidenzino anomalie rispetto alle gestioni passate, si sta sviluppando anche nelle valli di Gressoney e di la Thuile. L’idea sarebbe di allargarlo a tutto il territorio regionale in modo da avviare campagne promozionali più o meno intense a partire da dati globali.
Il trend è la destagionalizzazione
In tutte le destinazioni di montagna si nota una destagionalizzazione, fermo restando che agosto e Capodanno segnano sempre il picco di presenze e che gli stranieri sono una grande opportunità.
Viene preferita la mezza pensione, crescono le presenze e i prezzi
Si notano altresì una clientela sempre più fidelizzata e una preferenza accordata per la mezza pensione dal 20,5 al 25,1 rispetto alla formula b&b dal 60,4 al 55,9. In Val d’Ayas le prenotazioni di gennaio e febbraio stanno andando bene, marzo per ora è in linea con l’anno scorso, ma quest’anno avrà le vacanze di carnevale, che fanno ipotizzare incrementi. Rispetto ai prezzi, si è registrato un netto aumento, pari a 34,1 euro, rispetto al dicembre 2023 (26,3 euro rispetto al periodo consolidato 6 dicembre – 20 aprile, da 161,8 euro a 188,1 euro) e pari a 9 euro nell’estate.
Differenziare i canali di vendita, dai portali di prenotazione ai siti degli hotel
Occorre, infine, differenziare i canali di vendita, mantenendo un equilibrio tra i portali di prenotazione e i siti degli alberghi. Avvalersi troppo dei primi alzerebbe a dismisura le commissioni, ma abbandonarli toglierebbe una visibilità che neppure le più efficaci campagne pubblicitarie potrebbero offrire.
Il consiglio è sempre quello di anticipare le vendite per evitare di farsi trascinare nel vortice delle svendite last minute.
(elena rembado)