Rassemblement Valdôtain: «Carta di Chivasso, faro di Libertà nella Storia»
Il movimento politico sottolinea come «il federalismo sia l’unico quadro idoneo a garantire la salvaguardia della personalità umana e delle libertà individuali»
Rassemblement Valdôtain: «Carta di Chivasso, faro di Libertà nella Storia».
Il 19 dicembre 1943, in un momento oscuro della Storia d’Europa, durante la Seconda Guerra mondiale, alcuni coraggiosi rappresentanti delle popolazioni alpine si sono riuniti in un incontro clandestino, dando vita a una delle dichiarazioni di libertà più significative del periodo.
Pietra miliare
«Carta di Chivasso, che rappresenta un pilastro per la nostra Autonomia e i nostri valori di comunità alpina – scrive il movimento politico in una nota -. Pur riconoscendo che, per diverse ragioni, i contenuti della Dichiarazione dei Rappresentanti delle popolazioni alpine non hanno ricevuto la giusta applicazione nell’Italia del Dopoguerra, restiamo convinti che il messaggio di libertà e autodeterminazione che essa veicola sia ancora oggi di fondamentale rilevanza».
Rinnovato impegno
Prosegue la nota: «Non intendiamo limitare il nostro ricordo a celebrazioni formali, ma vogliamo rinnovare il nostro impegno verso i principi che essa rappresenta.In questo contesto, sottolineiamo con forza la nostra convinzione che il federalismo sia l’unico quadro idoneo a garantire la salvaguardia della personalità umana e delle libertà individuali, oltre a tutelare il diritto delle piccole nazionalità».
«Riteniamo al contempo che la recente riforma della cosiddetta Autonomia differenziata non possa non tenere conto di questi principi. Solo un sistema repubblicano su base federale, fondato su basi regionali o cantonali, può infatti fungere da baluardo contro qualsiasi deriva accentratrice. Rassemblement Valdôtain rinnova quindi il suo impegno a promuovere e difendere questi valori, quelli di una comunità unita e libera, capace di guardare al futuro con responsabilità e coraggio» conclude il movimento.
(re.aostanews.it)