Per la rassegna Etetrad contributi per quasi 2 milioni di euro in 25 anni
In una mozione il consigliere leghista Perron cita anche i 600 mila euro per il Cet (Centro europeo Toscolano) di Mogol
Per la rassegna Etetrad contributi per quasi 2 milioni di euro in 25 anni.
Per la rassegna Etetrad, il festival di musica tradizionale, in 25 anni la Regione ha speso 1.930.000 euro. È quanto è emerso in Consiglio Valle nella serata di mercoledì 18 dicembre dall’illustrazione di una mozione presentata dalla Lega Vallée d’Aoste «il cui cuore sono i dati» ha scandito il consigliere Simone Perron.
Cita anche i 528 mila euro spesi in 5 anni per l’organizzazione del Festival des peuples minoritaires frères e, «ciliegina sulla torta» ha sottolineato Perron i 600 mila euro i fondi impiegati per la convenzione stipulata con il Cet di Mogol.
La mozione
La mozione, respinta, impegnava «il Governo regionale ad avviare la revisione dell’attuale obsoleto quadro normativo riguardante gli eventi culturali e gli spettacoli dal vivo in Valle d’Aosta».
Per il consigliere del Carroccio «vi è l’ombra di cartelli e lobby vicine al centrosinistra. Sono favoriti veri e propri monopoli», fa rilevare «l’inopportunità di molte assegnazioni», concede «certo abbiamo leggi datate per le spese culturali» e affonda «ma non c’è stata volontà di aggiornarle».
Aggiunge «la legge attuale è discrezionale. Ci sono artisti italiani che prendono cachet più bassi di alcuni artisti locali. È giusto tutelare la musica tradizionale, non abbiamo dubbi ma ci chiediamo perché i sostegni vanno sempre agli stessi gruppi. Dal 2015 le cifre calano ma ci chiediamo se resistano i monopoli, legittimi per carità ma inopportuni».
La risposta
A rispondere l’assessore alla Cultura Jean-Pierre Guichardaz: «Le ricordo che sono assessore dal 2020. Noi abbiamo applicato il sistema delle call nelle quali io non ho mai messo il becco. La rotazione non va bene per i prodotti artistici. Non è una somministrazione tout court. Le valutazioni sulla qualità dell’offerta sono fatte da commissioni e le assegnazioni sono fatte con i requisiti di trasparenza».
L’assessore ha puntualizzato, annunciando l’astensione sulla mozione, che «è stata depositata in Giunta la legge di riordino di tutte le leggi che attengono ai contributi agli eventi culturali e agli spettacoli dal vivo in Valle d’Aosta e, le assicuro, è una normativa squisitamente tecnica».
La proposta di legge della Lega
Ricordiamo che il gruppo Lega VdA ha depositato una proposta di legge per la valorizzazione degli artisti in Valle d’Aosta, che ha iniziato l’iter in V Commissione consiliare.Il punto principale prevede l’istituzione di un albo suddiviso in due categorie: ‘Spettacoli dal vivo’ e ‘Arte’. Nella proposta di legge è previsto che gli iscritti all’albo possano ricevere contributi, sussidi e rimborsi spese per le trasferte. L’onere complessivo è determinato in 200 mila per il 2024 e altrettanti per il 2025.
(d.c.)