Noé Novel, in Cattedrale ad Aosta cornamuse e AI per il concerto di Natale
Sabato 21 dicembre alle 21 il concerto di Natale Noé Novel con i Trouveur Valdotèn e l'Orchestre Noé Novel de Savoie, nel decennale del progetto nato su spinta del Musée Savoisien de Chambéry
Cornamuse, ghironde, organetti, ma anche batteria, basso, sax e intelligenza artificiale per suonare il Natale.
Sabato sera, 21 dicembre, la Cattedrale di Aosta accoglie Noé Novel, il doppio concerto di Natale che celebra il decennale del progetto Noé Novel, nato per riscoprire antichi canti di Natale delle Alpi.
L’appuntamento è alle 21 nella cattedrale Santa Maria Assunta di Aosta.
Il programma
La serata si aprirà con Tsantèn Tsalende! dei Trouveur Valdotèn nella formazione a sei con, accanto alla famiglia Boniface (Sandro, Liliana Bertolo, Rémy e Vincent) Marta Caldara ai sintetizzatori e Bramo al beatbox.
A seguire l’esibizione dell’Orchestre Noé Novel de Savoie, ensemble di sessanta elementi, trenta strumentisti e trenta coristi, diretti dal valdostano Vincent Boniface che proporranno il concerto Noëls de Bessans.
Il concerto è incentrato sui canti tradizionali delle Alpi contenuti in un antico manoscritto del 1800.
Il programma prevede l’esecuzione di Les Grandes Fleurs (Vincent Boniface); Jacotin (Nicolas Martin, 1555, Savoie); Noël de Bourg-Saint-Maurice (Savoie, 19e); Noël de Courpouracioun (Alpes maritimes Nice); Pastre que sias en mountagniou (Occitanie); Noël de Bessans (Savoie, 19e) e poi ancora Six noëls de Bessans; D’où viens-tu belle bergère? (Vallée d’Aoste); La jambe me fait mal (Alpes du Sud/Valléed’Aoste); Pastorale d’Amandine Jéruzel (Vallée d’Aoste).
Un progetto che ha preso le mosse nel 2014 con una ricerca sul Natale di Bessans, località della Maurienne, su invito del Musée Savoisien de Chambéry.
I Trouveur Valdotèn hanno rispolverato il repertorio di canti in antico patois e francese, lavoro che ha dato vita all’ensemble.
Il concerto prevede l’esecuzione di canti antichi con un arrangiamento contemporaneo, accanto agli strumenti tradizionali ghironde, organetti, cornamuse e flauti si affiancano basso, batteria, sax.
L’intelligenza artificiale entra in Cattedrale
Musiche e canti saranno accompagnati dalle immagini delle illustrazioni del manoscritto e dall’animazione degli affreschi, degli angeli e dei bassorilievi dietro l’altare fotografati e animati attraverso l’intelligenza artificiale dal videomaker valdostano Romuald Desandré.
«Sono molto felice di portare ad Aosta questo spettacolo, che porta con sé un messaggio di pace e fratellanza e uguaglianza del Natale – dice il direttore dell’Orchestre, Vincent Boniface -, e racconta la nostra cultura attraverso le nostre lingue, le musiche, gli strumenti e i canti. Al contempo sono un messaggio anche di creatività e interazione con il patrimonio che riceviamo in eredità e che restituiamo verso il futuro in maniera viva, fantasiosa».
Il Natale delle Alpi in tv
Il Natale delle Alpi è anche al centro di un documentario in due puntate realizzato da Romuald Desandré che andrà in onda il 25 e 26 dicembre negli spazi di RaiTre VdA, attorno alle 19.55.
Il giorno di Natale Tradizioni di Natale nelle Alpi, un viaggio alla scoperta della magia natalizia tra le montagne della Valle d’Aosta.
Dall’arrivo del presepe, simbolo di devozione e calore, alle melodie senza tempo dei canti popolari alpini, il documentario racconta una storia di cultura, comunità e tradizione.
Il 26 dicembre andrà in onda Un Natale tra Storia e Musica nelle Alpi, l’affascinante storia di un prezioso manoscritto del 1800, proveniente da Bessans in Savoia, decorato con minuziose illustrazioni e custode di antichi canti natalizi che ha ispirato la creazione di Noé Novel.
(erika david)