Angeleri (AssoSoftware): eliminare incentivi al software rallenta la digitalizzazione
Roma, 19 dic. – «Manifestiamo perplessità per l’approvazione di un emendamento alla Legge di Bilancio che ha modificato il Piano Transizione 4.0 prevedendo, a partire dal 2025, l’eliminazione del credito d’imposta per i beni immateriali.» ha dichiarato Pierfrancesco Angeleri, Presidente di AssoSoftware, l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende produttrici di software. «Eliminare gli incentivi per il software significa rallentare l’adozione delle tecnologie digitali, un elemento cruciale per l’efficienza delle imprese e la loro competitività a livello globale. Ciò vale in particolare per le PMI e le micro imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia nazionale e che potrebbero trovarsi a fronteggiare maggiore incertezza.
Riteniamo questa misura in controtendenza con quanto previsto dal Piano Transizione 5.0, che include incentivi specifici sul software per accelerare la trasformazione digitale e l’efficientamento energetico delle aziende italiane. Proprio con questo obiettivo, nei giorni scorsi abbiamo pubblicato le Linee Guida dedicate alle Agevolazioni Transizione 5.0, realizzate dal nostro think tank con il supporto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e in collaborazione con rappresentanti di università ed esperti di settore. Queste Linee Guida permettono alle imprese di superare le criticità burocratiche legate all’adozione del software, consentendo loro di approcciare la digitalizzazione in modo strutturato e sostenibile, senza il rischio di restare escluse dai processi di innovazione.
Per questi motivi, auspichiamo che il MIMIT faccia proprie le nostre Linee Guida e chiediamo al Ministro Urso di convocare con urgenza un tavolo con tutti i principali attori coinvolti finalizzato a superare le criticità che stanno frenando molte imprese che vorrebbero utilizzare gli incentivi sul software» ha concluso Angeleri.