Sold out allo Splendor per il Coro Penne Nere e Le Digordì
Teatro tutto esaurito venerdì sera per il tradizionale concerto di Natale del Coro Penne Nere accompagnato quest'anno da Le Digourdì de Tsarvensoù
Sold out allo Splendor per il Coro Penne Nere e Le Digordì.
L’ormai tradizionale concerto di Natale del Coro Penne Nere di Aosta è andato in scena nella serata di venerdì 13 dicembre al Teatro Splendor. Dal 1988 il coro aostano dedica l’appuntamento annuale alla beneficenza, un momento atteso dai fedelissimi del concerto natalizio e che ogni anno attira nuovi appassionati che si ritrovano a teatro per godere delle voci delle Penne Nere.
Quest’anno l’annuncio del sold out ancora prima dell’inizio della serata, che tra gli ospiti del Coro ha visto la compagnia teatrale Le Digourdì di Charvensod.
Emozione per il maestro Guido Sportelli
Una serata dedicata allo storico maestro del Coro Penne Nere, Guido Sportelli, scomparso nel gennaio 2024. Sono stati cantati brani da lui arrangiati e un’emozione visibile tra tutti i coristi quando nel teatro è stata diffusa L’homme au coeur blessé di George Moustaky cantata dallo stesso Sportelli alla chitarra durante uno dei concerti di Natale da lui diretti.
Le parole del figlio Paolo Sportelli
Emozione non solo sul palco, ma anche nel pubblico, dove era seduto anche il figlio: «Il coro è sempre stato una seconda famiglia sia per mio papà sia per me che l’ho vissuto fin da bambino. Risentirlo cantare è stato emozionante. Il calore del Coro si sente sempre ed è la cosa più bella – racconta Paolo Sportelli a fine spettacolo – Le pay natal è la canzone del cuore perché racconta di chi deve lasciare le proprie montagne, mio papà le ha dovute lasciare quest’anno».
Le Digourdì di Charvensod
Le voci del Coro Penne Nere, dirette dal maestro Fabrizio Engaz, hanno avvolto la serata insieme all’ironoia de Le Digourdì, compagnia che ha strappato molte risate tra il pubblico con i propri sketch.
Sul palco due nuovi coristi, Matteo Pellicciotta e Alexis Margueret.
Ricavato in beneficenza
Il ricavato della serata verrà devoluto a Duchenne Parent Project APS che nasce a livello nazionale ed europeo nel 1996 per volontà di un gruppo di genitori per dare risposte concrete alla distrofia muscolare di Duchenne.
«Il contributo di questa serata è un regalo per il futuro – spiega Manuela Monticone – grazie alla ricerca degli ultimi 10 anni finanziata dall’Associazione oggi ci sono nuovi farmaci utili alla gestione della malattia».
L’associazione, oltre alla ricerca, si occupa di dare sostegno alle famiglie, negli anni infatti sono stati attivati sportelli psicologici e di sostegno nella gestione della malattia.
(cecilia lazzarotto)