Aosta: anziana trovata morta in casa, la procura indaga per omicidio
Da ieri pomeriggio sono circolati i primi messaggi in chat: “Scusate se mi permetto di chiedere su questo gruppo, ma stanno girando voci su due signore del quartiere (Cogne, ndr) che sono state uccise. Qualcuno sa qualcosa?”. E ancora: “Due, no, ma la signora Oriana sembra proprio che sia stata trovata morta in casa, e sarebbe morta da almeno quattro giorni; povera due anni fa era morto il marito…”. Voci che sono circolate velocemente in poche ore, che poi hanno trovato parzialmente conferma in serata.
La conferma
La conferma nella serata di ieri, 9 dicembre. Oriana Guidi, 70 anni, è stata trovata morta nel suo appartamento di Aosta, accanto agli uffici dell’Arer. Per capire di cosa sia morta la pensionata bisognerà attendere l’esito dell’autopsia, che non è ancora stata eseguita. Il decesso risale alla scorsa settimana, ma la notizia è trapelata solo ieri sera. Per poter affidare l’autopsia al medico legale torinese Roberto Testi, la procura di Aosta ha dovuto aprire un fascicolo per omicidio. Un atto tecnico, secondo gli investigatori.
L’ipotesi che la donna sia stata uccisa è stata esclusa. Sul corpo dell’anziana non ci sono ferite o segni che facciano pensare a una morte violenta. E gli inquirenti non hanno trovato indizi che facciano pensare che in quella casa sia entrato qualcuno. A chiamare i soccorsi è stata la figlia della vittima, Michela.
Quando i medici del 118 sono arrivati sul posto hanno provato a rianimare la donna, senza riuscirci: Oriana Guidi è morta poco dopo.
Non essendo chiara la circostanza del decesso sono stati chiamati i carabinieri, i quali hanno avviato le indagini, sentendo già sentito la figlia e altri testimoni, compresa la sorella che non sentiva la donna da alcuni giorni. I militari hanno posto i sigilli sulla porta blindata di ingresso dell’appartamento che è sotto sequestro.
Come per il fascicolo per omicidio, anche il sequestro dell’abitazione è un atto dovuto.
Per gli inquirenti, al momento, l’ipotesi su cui lavorare è quella della morte naturale o della caduta accidentale. Solo l’esito dell’autopsia potrà far luce sulle effettive cause del decesso.
(re.aostanews.it)