Bilancio: la contro-manovra della Lega “sposta” 23 milioni verso famiglie, imprese e sanità
La contro-manovra di bilancio della Lega Valle d’Aosta “sposata” 23 milioni di euro. Famiglie, imprese, sanità: sono questi i pilastri su cui si fonda la proposta di modifica al Bilancio regionale presentata oggi in conferenza stampa dai consiglieri regionali della Lega.
Bon Chauffage e ristori per le comunità alluvionate
Cinque emendamenti e dieci ordini del giorno e dodici milioni di euro previsti: una vera e propria “contro manovra” con cui la Lega “vuole mettere al centro del bilancio regionale i cittadini e le loro esigenze” come spiegato dal capogruppo del Carroccio, Andrea Manfrin.”Abbiamo messo al centro della nostra proposta diversi temi – continua Manfrin -, evidenziando come l’attuale legge di bilancio risulti priva di attenzione verso diversi problemi della nostra Regione. In primis non si è pensato alle famiglie ed ai rincari da esse subite, soprattutto per quanto riguarda le spese per l’energia, che la Lega ha proposto di affrontare con la riattivazione del Bon Chauffage. In secondo luogo sono state completamente dimenticate le imprese che hanno subito grossi danni durante l’alluvione, per le quali proponiamo una misura da 5 milioni di euro per ristori che vadano a coprire gli ammanchi creatisi dal mancato guadagno ed anche a supporto di chi deve ripartire ricostruendo strutture e ricomprando i beni spazzati via o ammalorati”.
In occasione della variazione di bilancio la Lega aveva già provato a modificare il disegno di legge proponendo ristori al posto dei prestiti a tasso zero previsti dalla normativa. “La maggioranza ha rifiutato la nostra proposta, ma le popolazioni alluvionate continuano a chiedere ristori e non prestiti, visto che sono già gravati dai prestiti accesi durante il Covid” ha sottolineato il capogruppo.
L’indennità sanitaria e l’attenzione verso i più fragili
Nelle sue proposte la Lega torna inoltre a chiedere l’indennità sanitaria per gli OSS, stanziando 3 milioni di euro nel triennio. “Nonostante le promesse – continua il capogruppo leghista -, sono state disattese, per l’ennesima volta, le speranze degli operatori socio sanitari. Una figura indispensabile per il nostro sistema sanitario che ha diritto di ricevere, al pari delle altre figure, l’indennità di attrattività per premiare il servizio svolto e far rimanere sul nostro territorio elementi indispensabili al buon funzionamento della sanità regionale”.
Tra le altre proposte “pensate per le categorie più fragili” la richiesta di studiare una prestazione assistenziale integrativa per tutti quegli anziani la cui pensione non arriva a mille euro lordi; la realizzazione di progetti di co-housing e caring fra generazioni; risorse agli enti locali per l’abbattimento della TARI “che è risultata la più cara d’Italia”.
Ma anche la richiesta di aggiornare la legge 11/2021 alla luce del declassamento della specie lupo avvenuta qualche giorno fa a Bruxelles e la richiesta di avviare corsi di abilitazione all’insegnamento presso l’Università della Valle d’Aosta.
“Proposte concrete e di buon senso – conclude Manfrin – che, se accolte dal Consiglio, potranno incidere positivamente sulla vita di migliaia di persone”.
(re.aostanews.it)