Un grande abbraccio collettivo per Rose Villain al Palais
Rose Villain si è esibita sabato sera, 7 dicembre, sul palco del Palais Saint-Vincent nell'ambito della Saison Culturelle
Un grande abbraccio collettivo è quello che ha avvolto ieri sera Rose Villain, nel suo concerto al Palais Saint-Vincent per la Saison Culturelle.
L’artista italiana è stata la protagonista dell’appuntamento pensato per i più giovani e grazie alla sua voce e alle sue canzoni ha coinvolto il pubblico dalla prima all’ultima canzone.
L’amore, la forza che fa andare avanti il mondo
La serata è iniziata in un’atmosfera tranquilla e intima.
Rose ha esordito con Hattori Hanno per poi proseguire con Io, me ed altri guai, Stan, Fragole ed Elvis.
Dopo questi primi pezzi, la cantante si è lasciata andare ad una riflessione.
«Quando scrivo parole tendenzialmente parlo sempre d’amore -ha confessato-. Non ce la faccio, è la forza che fa andare avanti il mondo. È una cosa tanto bella quanto devastante: ti fa soffrire e ti fa gioire, è il mio tema principale».
Un invito forte e condiviso dal pubblico «Per me l’amore ha solo una condizione: deve essere libero. Siate sempre liberi di amare chi volete, quando e come lo volete».
Poi riprende con Hai mai visto piangere un cowboy? e Michelle Pfeiffer.
«Grazie mille per essere qui questa sera. Come state?» ha chiesto.
«Io avevo davvero bisogno di prendere un po’ di aria fresca e non inquinata. Grazie a tutti per essere qui con noi questa sera».
Dopo un assolo rock della band che ha accompagnato l’artista, Rose Villain si è esibita sulle note di Piango sulla lambo e Graffiti.
Di nuovo si ferma e riflette.
«Non capisco perché ci si vergogni tanto della propria tristezza e della propria malinconia. È parte integrante della nostra esistenza avere degli ostacoli e trovarsi in momenti difficili -ha continuato-. Non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto, è il gesto più bello che possiamo fare per noi stessi».
A questo proposito l’artista ha intonato Brutti pensieri, chiedendo poi al pubblico di raccogliersi in un grande abbraccio collettivo.
Il viaggio musicale è proseguito con diversi brani che hanno coinvolto il pubblico in un crescendo di emozioni: Moonlight, Lamette, Cartoni animati, Trasparente, Milano almeno tu, Fantasmi, Monet, Chico, Come un tuono e Il mio funerale hanno acceso e fatto scatenare tanto il pubblico quanto l’artista.
«È stata una bellissima serata -ha concluso-. Sono stata via un mese e ieri quando sono tornata avevo davvero tantissima voglia di cantare quindi grazie per essere stati con me questa sera. Quest’ultima canzone è quella che mi ha cambiato la vita e spero che al prossimo febbraio un’altra canzone mi possa portare altrettanta fortuna».
Rose Villain ha chiuso il concerto con Click Boom, canzone con cui ha partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo.
(giulia calisti)