Aosta: il teleriscaldamento serve l’80% dei residenti, inaugurato il nuovo impianto per recuperare calore
Un investimento da 5 milioni di Telcha e Cogne Acciai Speciali ha portato a inaugurare oggi un impianto che recupererà il calore del forno fusorio e lo cederà all'impianto di teleriscaldamento attraverso 1,3 km di nuove tubazioni
Aosta: il teleriscaldamento serve l’80% dei residenti, inaugurato il nuovo impianto per recuperare calore.
La rete di teleriscaldamento di Aosta serve oggi circa 27 mila persone, l’80% dei residenti nel capoluogo.
Si tratta di 35 km di tubazioni, per un’infrastruttura alimentata da un impianto di cogenerazione e pompa di calore che produce 80 Gwh di energia termica all’anno e alla quale sono allacciate circa 400 utenze, tra condomini, edifici pubblici e commerciali.
L’impianto di recupero di calore
Oggi, giovedì 5 dicembre, Telcha e Cogne Acciai Speciali hanno inaugurato l’impianto di recupero di calore che permette di valorizzare il calore sottratto ai fumi generati dal forno fusorio dell’acciaieria.
L’impianto – annunciato nel 2023 è in funzione ed è il primo mai realizzato nella nostra regione.
L’ingegner Matteo Diani di Cogne Acciai Speciali ha sottolineato lo sforzo delle due società «che hanno inteso sfruttare il calore del forno fusorio, calore che deve essere raffreddato e filtrato prima di raggiungere le condotte.
La Cogne Acciai Speciali ha modificato il sistema di convogliamento dei fumi generati dal forno fusorio per recuperare il calore in eccesso tramite un sistema di raffreddamento, con acqua a 90 gradi che poi viene ceduto all’impianto di teleriscaldamento attraverso 1,2 km di tubazioni realizzate da Telcha per collegare l’acciaieria alla centrale di teleriscaldamento».
«Investimento da 5 milioni e zero costi pubblici»
Di «investimento di 5 milioni di euro di due aziende private che non ha costi pubblici né per la comunità e che rappresenta una autentica svolta dal punto di vista ambientale» ha parlato la direttrice generale della Cogne Acciai Speciali Monica Pirovano, consegnando simbolicamente il «cadeau di Natale» al sindaco di Aosta Gianni Nuti.
Regalo simbolico ovviamente poiché la proprietà dell’impianto di recupero del calore a servizio della rete di riscaldamento rimane agli investitori.
«Una microcomunità energetica esemplare»
Il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha «accettato con piacere il cadeau, ribadendo «l’azione virtuosa per tutti, dove non ci perde nessuno, dove due aziende parlano e contrastano una dispersione, dandogli valore».
Secondo Nuti, l’impianto per il recupero di calore a servizio della rete di teleriscaldamento «è un esempio di microcomunità energetica esemplare dove il beneficiario è il cittadino che respirerà un’aria migliore grazie a un impianto meno inquinante».
L’amministratore delegato di Telcha Fabrizio Moioli ha sottolineato «l’esempio virtuoso di economia circolare dove l’energia termica inutilizzata viene trasformata in una risorsa preziosa per il teleriscaldamento.
La rete di circa 35 km di tubazioni serve oggi circa 400 utenze, tra condomini, edifici pubblici e commerciali, come dire circa 27 mila residenti, l’80% della città di Aosta – ha spiegato il manager di Telcha».
Secondo quanto riferito dall’ad di Telcha, «più del 50% del mix produttivo utilizzato quest’inverno arriverà dal recupero di calore, tutta energia che altrimenti andrebbe dispersa nell’ambiente e solo il 7% arriverà da caldaie a gas.
Oggi inauguriamo un impianto che lasciamo sul territorio e che traccia una strada importante in tema di decarbonizzazione, una decarbonizzazione sicura che non grava su nessuno» ha precisato Fabrizio Moioli.
11 mila 400 tonnellate di emissioni di CO2 risparmiate
Il recupero di calore eviterà 11 mila 400 tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera ogni anno, corrispondente al beneficio ambientale di circa 227 mila alberi piantati.
Competenze di Telcha e Cogne Acciai Speciali
L’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy ha scherzato sull’entità del cadeau fatto al Comune di Aosta da Telcha e Cogne Acciai Speciali, «io mi limito al panettone» e ha poi esaltato «le competenze delle due aziende, capaci di raggiungere un obiettivo ambizioso guardando alla sostenibilità, sostenendo gli obiettivi di consumare meglio ed efficientare i processi produttivi».
Il Piano Energetico si propone di ridurre le emissioni di CO2; stiamo sviluppando piani, azioni, leggi, stanziando risorse per una visione strategica di una Valle che sappia conciliare lavoro, occupazione e sviluppo sostenibile e per questo è necessario che anche il territorio e i cittadini ci credano».
Ospiti e giornalisti hanno potuto poi presenziare al simbolico taglio del nastro dell’impianto, dove l’ingegner Vincenzo Morreale ne ha illustrato il funzionamento.
Nella foto in alto, il taglio del nastro al nuovo impianto di recupero del calore.
(cinzia timpano)