Torgnon: fiori bianchi, preghiere, lacrime, ricordi e fuochi d’artificio per l’addio a Michel Grange
L'ex azzurro di sci alpino e freestyle, stimato fisioterapista, salutato oggi nel suo paese d'origine da più di mille persone; don Tomasz Blasinski: «Sei tornato da eroe e adesso sei partito prima per controllare che le piste del cielo siano pronte per quando arriveremo anche noi»
Una gigantesca dimostrazione di amore.
Questo è stato l’addio che Torgnon ha voluto dare a Michel Grange.
Oltre mille persone – praticamente tutto il paese, più tanti provenienti dal resto della Valle, da Casale e anche da più lontano – hanno salutato oggi pomeriggio l’ex azzurro di sci alpino e freestyle, nonché stimato fisioterapista, scomparso venerdì pomeriggio all’età di 48 anni.
La chiesa non è riuscita a contenere tutti e molti hanno seguito la funzione dal sagrato.
In prima fila, vicini a Michel come negli ultimi 8 mesi, la moglie Valentina, i figli Nicolò e Luca, la sorella Huguette con Gianluca, Leonardo e Jacopo, i suoceri Daniela e Massimo, il cognato Andrea.
Anima candida, uomo tutto di un pezzo, serio, generoso, professionale e professionista, leale, simpatico, onesto, entusiasta della vita, sempre disponibile nei confronti degli altri, Grange ha avuto indietro, concentrata in due ore di rara intensità emotiva, una piccola parte del bene che ha seminato in 48 anni e mezzo di vita.
Una comunità straziata per la perdita di uno dei suoi figli prediletti
Torgnon si è compattato oggi pomeriggio intorno a uno dei suoi figli prediletti.
«Sei tornato da eroe», ha detto il parroco don Tomasz Blasinski, riprendendo l’attacco dell’articolo pubblicato sul bollettino parrocchiale nel 2006, dopo le Olimpiadi di Torino vissute da allenatore della nazionale di freestyle.
Il carro funebre proveniente da Casale Monferrato è stato accolto sul sagrato della chiesa dalle giubbe rosse dei maestri di sci e dalle giacche a vento arancio del locale Sci Club, per il quale Michel, nell’ultima stagione, aveva allenato i piccoli atleti.
Scuola di Sci, Associazione Maestri di Sci, Asiva, Sci Club, Guide Alpine e Cacciatori erano presenti con il loro gonfalone.
«Sei partito per controllare come sono le piste del paradiso»
I canti della cantoria hanno aumentato l’emozione, mentre nel Vangelo Gesù rivelava a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita».
Poi è stato il momento dell’omelia.
«Sei partito il giorno prima che aprisse la stagione sciistica invernale – ha detto don Tomasz Blasinski -. Di sicuro volevi controllare come sono le piste del paradiso, se funziona tutto, se c’è tutta l’attrezzatura, in modo da venirci poi incontro e portarci a sciare quando sarà il nostro turno di venire dove sei adesso ritrovando papà e mamma nella luce. Quello che è successo non è opera del destino. Il destino di Michel sarebbe stato quello di continuare a vivere con Valentina, veder crescere Nicolò e Luca e, magari, un giorno giocare con i nipotini».
Le parole d’amore di Valentina e Nicolò
Al termine della celebrazione, c’è stato spazio per diversi i ricordi personali.
Le parole piene d’amore di Nicolò e Valentina sono risuonate forti in chiesa trasformandosi nel manifesto di un sentimento spontaneo, forte, dolce, sano, bellissimo sul quale è fondata la loro famiglia.
Andrea, fratello di Valentina diventato papà giovedì di Viola Michelle, ha voluto ringraziare il cognato per l’esempio ricevuto, augurandosi di essere «un papà bravo almeno la metà di te».
Fuochi d’artificio per l’ultimo viaggio di Michel Grange
Signore delle cime ha quindi accompagnato Michel fino sul sagrato, lasciando il posto a Ovunque sarai di Irama, scelta da Valentina.
E mentre il carro funebre si avviava lento verso la tomba di famiglia dove ora riposa vicino a papà Piergiorgio e mamma Maurita, improvvisi, sono partiti i fuochi d’artificio, seguiti da un applauso per un uomo che è stato un campione ben al di là del campo sportivo.
(davide pellegrino)