Lo Splendor promuove l’Opera, lunghi applausi per Madama Butterfly
Ieri sera, venerdì 29 novembre, la buca del teatro Splendor si è aperta per la prima volta per accogliere l'Orchestra Filarmonica Italiana nella Madama Butterfly di Puccini
Lunghi applausi ieri sera al Teatro Splendor di Aosta che ha accolto per la prima volta sul suo palco e nella sua buca la grande opera lirica con la Madama Butterfly.
In programma nell’ambito della quarantesima Saison Culturelle, l’opera di Puccini, nel centenario della morte, ha trovato un pubblico attento e partecipe che ha accolto con calore uno spettacolo che gli appassionati melomani normalmente vanno a vedere macinando svariati chilometri per spostarsi nei teatri più rinomati.
Tre volte “prima”
Una “prima”, quella di ieri sera, venerdì 29 novembre, dai diversi significati.
Per la prima volta la buca del Teatro Splendor si è aperta per accogliere un’orchestra, superando, in qualche modo, gli scogli che finora l’hanno tenuta chiusa.
Costruita troppo profonda perché gli artisti in scena possano vedere il direttore d’orchestra e troppo stretta per accogliere tutti gli elementi, con grancassa e le altre percussioni ospitate all’estremità della platea, la buca è stata adattata con una pedana e delimitata da una recinzione, eliminando le prime tre file di poltroncine.
Per la prima volta Imarts (International music and arts) firma una co-produzione lirica con i partner, Teatro Civico Roberto De Silva di Rho, Fondazione “U. Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, Teatro Valentino Garavani di Voghera e proprio il Teatro Splendor di Aosta, che, dopo anni di attività culturale, si avventura per la prima volta nel mondo dell’opera con l’obiettivo di avvicinare un nuovo pubblico e offrire una visione fresca e innovativa di questo classico, rendendo omaggio a uno dei più grandi compositori italiani e mondiali.
Infine si tratta di una “prima” di due momenti di spettacoli, con la seconda replica in programma domenica 1° dicembre alle 15, anch’essa esaurita da tempo.
Madama Butterfly
Madama Butterfly, tragedia giapponese in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa e musica di Giacomo Puccini, è stata portata in scena con la regia di Stefano Monti in un allestimento minimale ma suggestivo, dinamico ed elegante, con elementi che che si muovono, si aprono e chiudono come un ventaglio, mostrano e celano e scandiscono il tempo dell’attesa e della speranza di Cio-Cio-San, la protagonista.
Ombrellini di carta e grandi ventagli che diventano lo sfondo, a tratti, di un teatro d’ombre al quale è affidato il tragico finale.
Nella buca l’Orchestra Filarmonica Italiana, tra le più prestigiose nei maggiori enti lirici e teatri nazionali con una storia quarantennale, diretta con passione da Jacopo Brusa, che fa crescere la musica fino a coprire, in alcuni passaggi, la voce dei protagonisti.
Gli interpreti
Cio-Cio-San è Daria Masiero.
La soprano, considerata una delle voci più importanti del panorama lirico e alla quale il pubblico di Aosta ha, giustamente, tributato l’applauso più caloroso, ha saputo restituire tutta l’emozione -da brividi l’esecuzione del celeberrimo Un bel dì vedremo- della tragica vicenda della giovane venduta in sposa a un ufficiale della marina americana, B.F. Pinkerton (Giuseppe Distefano), e rimasta ad aspettarlo per tre anni.
Applausi anche per la fedele Suzuki (Carlotta Vichi), Sharpless (Francesco La Gattuta), Goro (Giacomo Leone), lo zio Bonzo (Giacomo Pieracci).
Il cast è completato da Bronislawa Sobierajska (Kate Pinkerton), Liu All Song Hao (il commissario imperiale), Alice Olivari (personaggio di “dolore”) e Monique Arnaud (lo spirito).
Il libretto
Il libretto di Madama Butterfly potrà essere seguito, oltre che nei sottotitoli proiettati in alto sul placo, anche tramite l’App Lyri, disponibile gratuitamente in versione iOs e Android inquadrando il Qr Code sul fondo del programma distribuito in Teatro.
Il pubblico potrà consultare la trama dello spettacolo, avere informazioni sui personaggi e sul cast e selezionare le diverse lingue.
La soluzione è studiata per non disturbare la visione dello spettacolo ai vicini di poltrona grazie allo sfondo nero e all’azzeramento automatico delal luminosità all’alzarsi del sipario, consentendo inoltre un consumo di batteria limitatissimo.
(erika david)