Api rappresenta l’Italia allo Short Film Day 2024
Il pluripremiato cortometraggio Api di Luca Ciriello girato in Valle d'Aosta, è tra i cinque cortometraggi selezionati per la Giornata internazionale del Cortometraggio, il 21 dicembre
Api, il cortometraggio di Luca Ciriello, è tra i cinque cortometraggi selezionati per rappresentare l’Italia allo Short Film Day 2024.
Il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, giornata più corta dell’anno, è stato scelto come Giornata internazionale del cortometraggio, in questa occasione il Centro nazionale del cortometraggio propone alle Ambasciate, ai Consolati e agli Istituti italiani di Cultura una selezione di corti italiani recenti, offrendo così uno sguardo sulla migliore produzione cinematografica contemporanea.
Una formula che permette una larga diffusione del corto italiano nel mondo e che, negli anni, ha avuto riscontri sempre estremamente positivi.
Api bandiera italiana
Quest’anno la scelta è ricaduta su Bad Penny di Yuri Costantino (2023, 15′), Il compleanno di Enrico di Francesco Sossai (2023, 17′), La Petite Mort di Emanuele Daga (2022, 8′), Mariposa di Maurizio Forcella (2023, 14′) e su Api, il cortometraggio di Luca Ciriello del 2023 girato interamente in Valle d’Aosta.
Api, prodotto da L’Eubage e Lunia Film, con il contributo della Film Commission Vallée d’Aoste, raggiunge un altro importante traguardo.
Api
«C’è un territorio, la condivisione immediata di un codice, il tempo passato insieme. E poi ci sono loro: le Api» scrive Lucrezia Ercolani nella sinossi del film.
«Alla periferia di Aosta, un gruppo di ragazzi trascorre le vacanze estive su questi insoliti veicoli, vissuti come un guscio con cui avanzare nel mondo. Bisogna potenziarli, modificarli, aggiustarli. È con un fare artigianale che i giovani si prendono cura delle Api, il loro collante e unico interesse in un luogo che, pure, sembrerebbe offrire altri spunti con le sue montagne maestose».
«Luca Ciriello è riuscito a guadagnarsi la fiducia completa della tribù, lo notiamo nella libertà e nella spontaneità con cui questi ragazzi si esprimono, la macchina da presa non li inibisce ma anzi, sentono lo stimolo di mostrare la loro quotidianità – lanciando ingiurie all’occorrenza, anche se il vilipendio irriverente non esaurisce certo il loro rapporto col sacro, come mostrano le rivelatorie immagini finali. Il regista, nato a Napoli, si è dunque calato con abilità in un contesto geograficamente distante, con l’intento non di edulcorare ma di comprendere queste vite giovani».
A guidare le Api e Luca nel mondo dei giovani valdostani sono Simone Saba, Giulio Gallo, Jil Fiorot, Federico Romeo, Rudy Scavone, Matteo Elfieri, Pierre Yeuillaz, Claudine Rollet, Hélène Argentour, Alice Olivo, Andrea Mazzocchi, Erik Mammoliti, Simone Olivo, Simone Giacchino, Filippo Pugliese, Dyan Presti, Javier Blanc e Nicolas Jacquemin.
Luca Ciriello
Luca Ciriello, classe 1988, nato a Napoli, è documentarista, regista e produttore cinematografico.Dopo la laurea in Filologia moderna si è formato alla Scuola di Cinema di Napoli Pigrecoemme e all’Atelier di Cinema del Reale FilmAp.Nel 2017 ha fondato la società cinematografica Lunia Film.Racconti dal Palavesuvio (2018) è il suo primo documentario.Nel 2020 partecipa alle Giornate degli Autori a Venezia con il documentario Quaranta cavalli (Vincitore del Premio Laguna Sud), presentato e premiato in circa 70 festival italiani e internazionali.Nello stesso anno partecipa, con il suo documentario L’armée rouge al Festival dei Popoli (Firenze) e al Fescaaal (Milano). Vince il premio del pubblico miglior documentario al Laceno D’oro (Avellino) con il film Ponticelli Terra Buona.
È in produzione il suo prossimo documentario Wasantha, the snake charmer.
Il cortometraggio ha già ottenuto diversi riconoscimenti, tra questi il Premio del Pubblico al Sole Luna Doc Film Festival e al Cactus Film Festival, il Premio per il Miglior Documentario al Festival Mario Puzo, la Menzione Speciale al Festival Fernando Di Leo e il Premio per la Miglior Fotografia al Festival Storie Parallele. Inoltre, il cortometraggio ha conquistato il titolo di Miglior Documentario al Salerno CORTOcircuito e al 35mm Film Festival, oltre a quello di Miglior Corto Campano al Festival Accordi e Disaccordi.
(e.d.)