Formazione per il terzo settore: il 4º capitolo si concentra sulle relazioni
Opportunità di formarsi al di là della classica lezione in aula: dall'outdoor education alla didattica esperienziale, passando anche attraverso il linguaggio teatrale
Formazione per il terzo settore: il 4º capitolo si concentra sulle relazioni.
Il percorso di formazione di Partecipanti In.Forma è arrivato al quarto e ultimo capitolo.
Dopo aver parlato di ambiente, di progettualità e opportunità di finanziamento e di comunicazione, il quarto filone si concentra sulle competenze relazionali nel terzo settore (e non solo).
Partecipanti In.Forma è una iniziativa finanziata con fondi del Ministero del lavoro e delle politiche Sociali, con le proposte delle associazioni, stimolate da un apposito bando di Fondazione Comunitaria, Csv VdA, Arcigay VdA e con le associazioni Parkinson VdA, Il Richiamo del bosco, Associazione di Agricoltura biologica e biodinamica VdA e Savoir Faire VdA.
Quali sono le necessità dei volontari?
Secondo quanto premesso da Greta Ginevra Scorzoni di Arcigay VdA, il percorso risponde alla domanda «quali sono le necessità dei volontari?»
«Risposta: sapere come relazionarsi agli altri, con i singoli, nella relazioni di cura, nel gruppo e nella relazione educativa» spiega Scorzoni.
I tre filoni del progetto
Ecco che nascono tre filoni del progetto:
Relazioni di cura
relazioni di gruppo
relazioni educative
Formazione per il terzo settore (e non solo)
Le occasioni di formazione sono dedicate agli appartenenti agli enti del terzo settore, ma in particolare laddove si parla di relazione educativa, la possibilità, previa iscrizione, è aperta anche ai genitori, agli educatori, agli assistenti dei centri estivi e a coloro che in generale intessono relazioni con i bambini e ragazzi.
Relazione di cura
Stefano Ghidoni, in rappresentanza di Savoir Faire VdA ha parlato degli incontri sulla relazione di cura, «per coloro che si occupano di aiuto agli altri, oss, badanti, assistenti personali ma anche insegnanti o avvocati, figure per le quali a volte la formazione è considerata un optional ma che invece meritano grande attenzione».
Si tratta di quattro incontri, che si terranno allo spazio Plus Aosta dove si parlerà di ‘Comunicare l’aiuto e la relazione di cura’, ‘Rischio stress, burn out e sostegno psicologico dei caregiver’ ma anche degli aspetti etici, «che a volte per la stanchezza o la fretta di arrivare a una soluzione vengono tralasciati» ha spiegato Ghidoni, annunciando anche un laboratorio esperienziale di espressività e linguaggio, organizzato con la pedagogista Lucia Poli e con l’Associazione Parkinson Valle d’Aosta.
Qui il link per iscriversi agli incontri sulla relazione di cura.
Relazione di gruppo
Delle relazioni di gruppo ha parlato Greta Ginevra Scorzoni che ha annunciato «7 incontri allo spazio Plus Aosta, per tessere relazioni, attraverso laboratori esperienziali condotti da operatori di teatro e di teatro sociale, per non parlare ma per fare esperienza come gruppo, grazie all’aiuto dell’associazione culturale ligure Teatro 21» spiega Scorzoni.
Gli incontri si terranno al sabato, dalle 15 alle 17.20, a partire dal 25 gennaio.
Qui il link per iscriversi agli incontri sulla relazione di gruppo.
Relazioni educative
Le relazioni educative, con modalità diverse dalla classica formazione in aula ispirano i due seminari da un week-end organizzati per concludere il terzo filone del percorso formativo dedicato proprio alle relazioni educative e organizzati con le associazioni Il richiamo del bosco e Associazione di agricoltura biologica e biodinamica Valle d’Aosta.
«Alla scoperta del km zero educativo: come diventare esploratori di meraviglie è il seminario che si terrà sabato 22 e domenica 23 marzo con gli esperti di outdoor education Emilio Bertoncini e Giampiero Gauna» ha spiegato la portavoce dell’Associazione di agricoltura biologica e biodinamica VdA Valérie Obino, insistendo su «una nuova modalità di formazione per educatori, insegnanti e coloro che hanno a che fare con bambini e ragazzi».
Matteo Isidori, in rappresentanza dell’associazione Il richiamo del bosco, ha presentato il secondo seminario, in programma sabato 5 e domenica 6 aprile, ricordando gli esordi dell’associazione, nel 2017, nata dal desiderio di un gruppo di genitori di seguire i propri figli attraverso l’educazione parentale, insistendo sulla cura di se stessi, ma anche sull’unicità di ogni individuo, «per diventare una persona felice e per tornare a quei valori d’antan che si stanno perdendo» e promuovendo l’apprendimento esperienziale.
Capovolgimenti pedagogici: cambiare i paradigmi della relazione educativa è il tema del secondo seminario che sarà condotto dall’esperta di didattica esperienziale e pedagogista Raffaella Cataldo.
Qui il link per iscriversi agli incontri sulla relazione educativa.
Nella foto in alto, da sinistra, Greta Ginevra Scorzoni (Arcigay VdA), Matteo Isidori (Il richiamo del bosco), Valérie Obino (Associazione di agricoltura biologica e biodinamica VdA), Stefano Ghidoni (Savoir Faire VdA) e la coordinatrice del CSV Eleonora Rocco.
(cinzia timpano)