Società: allo studio politiche per un invecchiamento attivo
Presentati alcuni progetti sperimentali quali l'Aquilegia, co-progettazione relativa al co-housing che promuove la socializzazione e il benessere degli anziani attraverso laboratori artigianali, educazione finanziaria e creazione di un orto sociale.
Società: allo studio politiche per un invecchiamento attivo. Durante un evento dedicato al tema presentati alcuni progetti sperimentali quali l’Aquilegia, co-progettazione relativa al co-housing che promuove la socializzazione e il benessere degli anziani attraverso laboratori artigianali, educazione finanziaria e creazione di un orto sociale.
Il commento
«Rispetto al tema dell’invecchiamento della nostra società, da un punto di vista pragmatico si tratta di trasformare in una grande opportunità una presa d’atto, che è la centralità delle persone anziane all’interno del sistema famiglia, ma che è anche il numero, elevato, delle persone che si trovano nella fascia della vita definita ‘la terza età’. È quindi necessario fare in modo che attraverso tutta una serie politiche, attuate a 360 gradi e in maniera trasversale, si arrivi all’obiettivo di avere la persona anziana in salute e per raggiungere questo obiettivo è necessario che le persone anziane siano attive all’interno della comunità».
Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali, Carlo Marzi, intervenuto nella biblioteca regionale di Aosta a un evento dedicato alle politiche per l’invecchiamento attivo in Valle d’Aosta.
«Si devono creare le opportunità, i progetti e le strutture – ha aggiunto – affinché le persone anziane continuino a collaborare per la costruzione e lo sviluppo della comunità».
«La sfida epocale e inedita dell’invecchiamento della popolazione – ha aggiunto Carla Mastrantonio, segretaria nazionale Spi-Cgil – sta determinando una vera e propria trasformazione antropologica, sociale e culturale delle nostre comunità. Essa ha bisogno di politiche non solo mirate alla tutela delle fragilità sanitarie degli anziani ma di un approccio multidisciplinare di tutti i bisogni che le persone over 65 esprimono, che sono sì di salute, ma anche di cultura, di socialità, di impegno civico, di conoscenza. Gli anziani non sono tutti uguali e non costituiscono un blocco sociale omogeneo. Il sindacato dei pensionati, da circa 20 anni rivendica questo tipo di approccio al fenomeno, chiedendo alla politica e alle istituzioni di promuovere leggi quadro sull’invecchiamento attivo».
(re.aostanews.it)