The Stone, bagarre in consiglio regionale, Minelli: «Regione spettatore silente»
La consigliera di Pcp ha chiesto a gran voce a Place Deffeyes di intervenire affinché il Comune sospenda «in via cautelativa il rilascio della concessione»
Torna anche in consiglio regionale la polemica sull’edificio The Stone di Breuil Cervinia.
A portarla è stata la consigliera di Pcp, Chiara Minelli, che ha accusato la Regione di essere «spettatore silente», alla luce del via libera al progetto modificato da parte del Comune di Valtournenche, e ha chiesto all’amministrazione di Place Deffeyes di intervenire verso l’ente per «sospendere in via cautelativa» tale concessione.
The Stone, Pcp all’attacco
Nell’interpellanza presentata in consiglio regionale, Chiara Minelli ha ricordato la petizione presentata da 1.128 cittadini e il primo stop al progetto del settembre 2023.
«Recentemente, però, il progetto è stato riproposto con la riduzione di un piano, ma è comunque caratterizzato da una volumetria enorme per un edificio che è totalmente fuori scala nel contesto del Breuil – ha attaccato Minelli -. Il 27 ottobre scorso, i residenti e proprietari di case hanno inviato una nota a tutte le autorità competenti invitandole a una attenta valutazione dei vari aspetti critici del nuovo progetto e hanno citato le perizie commissionate dagli abitanti del Breuil agli studi professionali degli Architetti Mellano-Bruna e dell’ingegner Giorgio Pozzi. Da entrambe risulta che il progetto non calcola le volumetrie dell’interrato – che, come confermano sentenze di Cassazione, deve essere conteggiato – e che portano quindi a superare abbondantemente i 3 mila metri cubi, in contrasto con la normativa».
Chiara Minelli ha evidenziato come la Regione abbia «competenza primaria in materia urbanistica e di tutela del paesaggio» e ha voluto vederci chiaro sugli interventi dell’amministrazione.
«Non si ritiene opportuno un intervento legislativo urgente per ovviare alle conseguenze negative determinate dall’attuale normativa regionale, inadeguata rispetto all’esigenza di una buona gestione del territorio in alcune realtà come quelle di Valtournenche e Courmayeur?».
L’assessore
Rilevando che il cambio di destinazione è coerente con il Piano regolatore comunale e quindi rispettoso delle scelte locali, l’assessore al Territorio, Davide Sapinet, ha ricordato che «gli uffici regionali che si occupano di pianificazione territoriale non sono competenti a esprimersi su procedimenti per il rilascio del permesso di costruire in corso – ha illustrato -. La legge regionale (n. 11/1998) stabilisce che la Regione può intervenire sugli atti comunali riguardanti la materia urbanistica ed edilizia solo per quei provvedimenti comunali già rilasciati e passibili di annullamento per non conformità alle disposizioni di legge».
Questo non riguarda il caso in questione.
«Il rilascio del permesso di costruire è in capo al Comune e la Regione non ha titolo per intervenire, fatta salva l’autorizzazione paesaggistica già rilasciata dalla Soprintendenza – ha continuato Sapinet -. La Struttura regionale non ha avuto occasione di esaminare il progetto The Stone, non essendo stata coinvolta nel procedimento di rilascio del permesso di costruire. Non è quindi possibile prefigurare la redazione di una relazione specifica sul progetto e non è stato consegnato alcun parere o perizia agli uffici regionali. Inoltre, tra le competenze delle strutture regionali non rientra l’azione di supporto e consulenza ai Comuni, anche se queste non si sono mai sottratte a confronti con gli enti locali, se interpellate».
L’assessore ha poi sottolineato come la Regione «definisce le linee generali di gestione del territorio attraverso gli strumenti di pianificazione sovraordinata e, ad esempio, ha avviato la revisione del Piano territoriale paesistico regionale e quella della legge in materia di urbanistica», mentre una prima revisione della lr 11/98 «sarà portata alla discussione del Consiglio regionale – ha concluso -. Per Valtournenche e Courmayeur è stato istituito uno specifico tavolo di lavoro con le due amministrazioni comunali per esaminare e approfondire le questioni connesse all’applicazione di alcune norme urbanistiche, rispetto alle esigenze turistiche dei due centri. Il confronto ha già evidenziato alcuni nodi critici e ipotizzato anche possibili azioni per mitigare gli effetti ritenuti maggiormente negativi di alcune norme urbanistiche».
E ha concluso.
«Il Governo regionale non è uno spettatore silente, ma si muove nell’ambito delle proprie attribuzioni e competenze, nel rispetto delle prerogative degli enti locali».
La replica
Chiara Minelli ha così tacciato l’assessore di aver fornito «una risposta burocratica, in punta di normativa – ha tuonato -. L’Amministrazione è spettatore silente, dal momento che non ha avuto neanche la volontà di acquisire e di esaminare le perizie già fatte su un progetto così importante come The Stone. Il Governo non si è attivato nemmeno a scopo informativo. Noi riteniamo che nei compiti della buona amministrazione rientri a pieno titolo quello di affrontare questo dossier, chiedendo in via preventiva al Comune di Valtournenche di sospendere in via cautelativa la concessione, che pare essere prossima al rilascio, in attesa di ulteriori approfondimenti».
(re.aostanews.it)