Pcp: «Bene lo stop alla realizzazione della strada del Col Ranzola»
In una nota in movimento civico accoglie con favore il dirottamento dei fondi su altre opere; soddisfazione anche per Valle d'Aosta Aperta
Pcp: «Ben stop alla strada del Col Ranzola».
Il progetto della strada intervalliva del col Ranzola «è accantonato e i fondi destinati a quest’opera vengono dirottati sulla costruzione della Capanna Carrel sul Monte Cervino e in parte minore sulla Casa della tela a Champorcher». Lo scrive in una nota Progetto civico progressista.
Prosegue la nota: «Avevamo evidenziato le contraddizioni del progetto. Non era una proposta finalizzata principalmente a favorire l’attività di alpeggio ma alla ‘riqualificazione’ di una strada intervalliva, in realtà inesistente, per scopi di protezione civile e per lo sviluppo turistico di Gressoney e Brusson. Un’opera che avrebbe comportato un grave impatto ambientale, in una zona di pregio».
Soddisfazione
«Prendiamo atto con sollievo – si conclude la nota – che per il momento quell’opera viene accantonata. E ci sarà il tempo per chiarire le idee e capire che cosa è opportuno fare, in particolare per l’attività agricolo-pastorale, e che cosa non va invece realizzato. Di certo è sorprendente la disinvoltura con cui si lancia un progetto, senza gli opportuni approfondimenti, e poi di fronte alle critiche e alle difficoltà oggettive si fa precipitosa marcia indietro».
VdA Aperta
«Una buona notizia per la popolazione e per l’ambiente: la riqualificazione della strada inesistente del Col Ranzola, presentata nel novembre 2023 per il Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (Fosmit),diventata poi un collegamento escursionistico ciclopedonale nel Piano Regionale dei Trasporti (PRT), subisce una pesante battuta d’arresto. La maggioranza Union-PD ha dovuto arrendersi alla realtà: questo progetto non è compatibile con i tempi del Fosmit, soprattutto se si considerano le numerose deroghe che la Regione avrebbe dovuto richiedere.Adesso anche le finalità del progetto, che erano di tipo agricolo, turistico e di protezione civile, sembrano essersi trasformate nella realizzazione di un percorso escursionistico.La pressione e l’attenzione promosse da cittadini, associazioni e movimenti, tra cui Valle d’Aosta Aperta,hanno pagato» È quanto scrive in una nota Valle d’Aosta Aperta.
(re.aostanews.it)