Aggressioni verbali e fisiche a scuola: bimbo finisce in pronto soccorso
La denuncia della madre; la dirigente: «Situazione presa in carico e gestita dalle maestre»
«Io sono distrutta da questa situazione, ho attacchi di panico e non riesco a viverla serenamente. Però non voglio stare in silenzio, molti genitori non denunciano questi episodi di bullismo, ma io sì. Oggi tocca a mio figlio, domani può essere un altro». Sono le parole di Angela, mamma di Mathias (entrambi i nomi sono di fantasia), studente di seconda elementare in un’istituzione scolastica della Plaine, che sarebbe vittima di episodi di bullismo negli ultimi mesi da parte di alcuni compagni, anche di altre classi. Aggressioni verbali e fisiche, con in particolare un episodio (un calcio che lo ha raggiunto nella zona dei testicoli), avvenuto circa un mese fa durante l’orario della mensa scolastica, che ha costretto il piccolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove i sanitari hanno rilevato un piccolo ematoma, con una prognosi di cinque giorni.
Lo riporta Gazzetta Matin di lunedì 18 novembre.
Aggressioni fisiche e verbali a scuola
Questo il contesto, con la donna che, in una missiva indirizzata alla scuola, fa sapere di essere pronta anche a segnalare il tutto alle forze dell’ordine. I fatti sono riferiti sia allo scorso anno scolastico che a quello in corso, tra qualche parola di troppo, oggetti lanciati, lividi e in generale una certa difficoltà nell’inserimento all’interno del gruppo.
Se alcuni episodi possono essere inquadrati nelle dinamiche tipiche di bambini di questa età, sicuramente altri rappresentano campanelli d’allarme da non sottovalutare, nonostante, appunto, la giovanissima età dei protagonisti della vicenda.
«Mio figlio è stato vittima di violenza fisica e psicologica – dice ancora la donna -. Il più delle volte gioca da solo e non è accolto dai compagni maschi, ma solo dalle femmine. Ho comunicato più volte con la scuola, tramite diario, mail e pec, ma mi sembra che la situazione venga sottovalutata. Mio figlio può aver adottato a volte sistemi sbagliati, ma è un bimbo buono che vuole farsi degli amici. Da circa un mese non ci sono state altre aggressioni fisiche, ma a livello verbale sì. Noi gli stiamo vicini, stiamo valutando anche di cambiare scuola il prossimo anno. Siamo una famiglia molto stanca, c’è tanto dolore dietro tutto questo».
La dirigente: «Scuola intervenuta nel modo adeguato»
Contattata, la dirigente dell’istituzione scolastica fa sapere che la scuola «ha messo in atto tutte le strategie per arginare comportamenti non idonei. La scuola è intervenuta nel modo adeguato e quando ho saputo del fatto, comunque avvenuto durante la mensa, ho preso contatti con la famiglia. Le maestre hanno preso in carico la situazione e non ho contezza di altri episodi più recenti. Con bambini così piccoli parlare di bullismo non so se sia il termine corretto».