Riforma Statuto, FdI: «Non è appannaggio del presidente Testolin»
Per Alessandro Urzì, capogruppo per Fratelli d'Italia in Commissione Affari costituzionali la Valle d'Aosta ha perso tempo e ora rischia di non portare a casa la riforma
Riforma Statuto, FdI: «Non è appannaggio del presidente Testolin».
«Sono sorpreso dell’allungo del presidente Testolin. Della riforma dello Statuto non sanno nulla né Consiglio Valle né Giunta né l’alleato dem sempre più sfuggente. L’autonomia non appannaggio di Testolin». A sottolinearlo in un incontro con la stampa il deputato Alessandro Urzì, capogruppo per Fratelli d’Italia in Commissione Affari costituzionali, oggi, sabato 9.
Perso tempo
Rivendica per il suo partito un ruolo attivo nella riforma statutaria «che ci vede già protagonisti in Trentino a differenza di quanto avviene in Valle d’Aosta». Ha poi proseguito: «Il presidente Testolin, senza confrontarsi con nessuno ha sostanzialmente perso un anno e mezzo di tempo in un una dialettica che invece avrebbe potuto dal principio essere risolta attraverso l’allestimento di un tavolo diretto di confronto fra Stato e Regione per affrontare la riforma da subito dello Statuto di autonomia che, ricordo, segue una procedura uguale a quella di riforma costituzionale, quindi impone due passaggi, due letture, a Camera e Senato, quindi ha anche dei tempi di approvazione lunghi».
L’accaduto
Il riferimento è all’incontro del 31 ottobre scorso tra il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. «Il ministro – ha riferito nei giorni scorsi lo stesso Testolin -, ha dichiarato che verrà attivato quanto prima un tavolo tecnico per la revisione dello Statuto speciale a seguito della richiesta della Regione».
Le recriminazioni
Punta il dito Urzì contro «la strada imboccata dal presidente Testolin, improntata all’autorefenzialità. Gioca da solo una partita di cui non conosciamo i contenuti. Ora il rischio di non portare a casa la riforma dello Statuto è addebitabile alle scelte del presidente della Regione. Abbiamo perso mesi preziosi. Lo Statuto è una questione che interessa profondamente FdI che si candida a governare la Regione Valle d’Aosta per darle un governo forte e stabile. Nessuno ha l’esclusiva sull’autonomia. L’omogeneità tra forze di governo e autonomiste dà una marcia in più all’autonomia».
Torna a portare a esempio il Trentino dove «il processo virtuoso ha permesso di avviare un percorso fruttuoso».
Conclude Urzì «questo anno e mezzo avrebbe potuto essere sfruttato opportunamente, per avere subito questo processo di riforma, vedendo tutte le forze non solo consiliari, ma quelle politiche che poi infine assumono la decisione finale, che sono quelle di governo, protagoniste».
Rincara Massimo Lattanzi: «L’autonomia non è appannaggio di Testolin e pesa il silenzio assordante di un dibattito che non c’è mai stato».
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente regionale di FdI Alberto Zucchi: «Non possiamo pensare di non partecipare alla stesura delle regole del gioco che sono l’impianto della nostra autonomia, concetto che è caro a tutti e non alla sola Union Valdôtaine».
(da.ch.)