CardoDecumano, l’atto performativo di Leonardo Sinopoli allo Splendor
Il danzatore e performer Leonardo Sinopoli debutta sul palco della Saison Culturelle con uno spettacolo di cui ha curato ogni dettaglio, costumi compresi; sabato sera al Teatro Splendor alle 20.30
Abituato a ben altri palcoscenici, è proprio il Teatro Splendor della sua Aosta a mettere pressione a Leonardo Sinopoli.
Il ballerino e performer aostano domani sera, sabato 9 novembre, debutterà alla Saison Culturelle, proprio al Teatro Splendor, con CardoDecumano spettacolo in cui, oltre a danzare, cura regia, coreografia, scenografia, costumi e accessori.
Ex ballerino per il Nuovo Balletto di Toscana, premiato all’Arte Laguna Prize nel 2021 con 331, Say their names, performer per Marina Abramovic a Palazzo Strozzi di Firenze in The Cleaner e, cinque anni dopo, alla Royal Academy di Londra nella retrospettiva dedicata sempre alla madre della performer art, Leonardo Sinopoli ha trovato il suo personale linguaggio e lo sperimenta portando ad Aosta, in anteprima assoluta, uno spettacolo multidisciplinare per il quale ha voluto accanto a sé «danzatori di qualità eccellente», musicisti e altri artisti.
CardoDecumano
«Sono davvero molto, molto contento, fiero e orgoglioso di essere stato selezionato tramite bando nell’anno in cui la Saison festeggia 40 anni – dice Sinopoli -. Ho un po’ di pressione addosso perché, esclusa la mostra Chinmoku No Mori (all’Hôtel des Etats nell’autunno 2022, ndr), è il primo lavoro ufficiale ad Aosta, al Teatro Splendor».
È felice ed emozionato Leonardo mentre racconta, senza svelare troppo, il suo progetto.
Un lavoro interdisciplinare che riunisce danza, musica e altre arti in quello che l’artista definisce un «atto performativo».
Felice di portare nella sua città un genere al quale forse Aosta, e il pubblico della Saison, non sono molto abituati, «ma sta a noi artisti fornire gli strumenti per portare le persone a teatro e dare loro chiavi di lettura diverse per interpretare questi nuovi linguaggi contemporanei».
CardoDecumano, sostenuto dal sindacato FismicConfsal, a sostego dei giovani talenti, è un lavoro che nasce e ruota sul concetto di casa intesa come spazio fisico e stato d’animo, quella zona di comfort in cui sentirsi davvero a proprio agio.
La casa rappresenta due significati e vissuti che sono agli opposti: da un lato è il luogo in cui ci sentiamo protetti, dall’altro, è il punto da cui fuggire per cercare altrove indipendenza e felicità.
«Lo spettacolo esplora il desiderio di allontanarsi dalla familiarità per scoprire nuovi orizzonti e ritrovare sé stessi, ma dopo aver viaggiato e sperimentato il mondo esterno, ci si rende conto che quella serenità e quel luogo sicuro e accogliente, risiedono dentro di noi» scrive Sinopoli nella presentazione.
Lo spettacolo sarà una summa dei lavori e delle esperienze che Sinopoli ha acquisito negli anni lontano proprio dalla sua casa.
«È un’intersezione tra arte visiva e danza, il risultato di un processo con il coinvolgimento diretto del pubblico che sarà presenza attiva per abbattere le barriere che separano il teatro dall’artista, l’artista dallo spettatore – racconta -. Tutto fa parte del processo e dello spettacolo senza quinte: le scenografie, i costumi, gli accessori tutti creati da me, d’ispirazione anni ’20».
Per i costumi, realizzati insieme alla mamma, l’artista ha ideato un brand apposito, Madre.
Insieme a Leonardo Sinopoli che cura regia, coreografia e scenografia ci sono i danzatori Laura Tutolo, Marta Papaccio, Eugenio Micheli e i performer MuXiMa e Mathieu Gorelli.
Sabato sera, alle 20.30 al Teatro Splendor, ingresso 15 euro, ridotto 10.
(erika david)