Kim Jong Un ha testato un nuovo missile balistico intercontinentale
Roma, 31 ott. (askanews) – Il missile balistico intercontinentale (ICBM) lanciato oggi dalla Corea del Nord è di un nuovo modello a combustibile solido. Lo ha segnalato oggi lo Stato maggiore congiunto sudcoreano, precisando che il missile è partito alle 7.10 locali e ha percorso circa 1.000 km lungo una traiettoria elevata, ammarando nel mar del Giappone.
Si tratta di una dimostrazione di forza da parte di Pyongyang: se il missile fosse stato lanciato lungo una traiettoria normale avrebbe potuto raggiungere il territorio degli Stati uniti.
Ieri, in un’audizione parlamentare, i servizi d’intelligence delle forze armate sudcoreane avevano preavvertito che il regime di Kim Jong Un aveva completato i preparativi per effettuare un nuovo test missilistico. Inoltre, hanno segnalato che sarebbero stati completati anche i preparativi presso il sito di Punggye-ri per il settimo test nucleare. I militari hanno ipotizzato che questo possa avvenire a ridosso o immediatamente dopo le elezioni presidenziali Usa.
“La valutazione preliminare ha mostrato la possibilità che (la Corea del Nord) possa aver testato un nuovo tipo di missile balistico a lungo raggio a combustibile solido,” ha dichiarato il portavoce dello Stato maggiore congiunto sudcoreano Lee Sung-jun in una conferenza stampa, secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa Yonhap.
Secondo il ministero della Difesa giapponese, il missile balistico ha volato per un tempo record di circa 86 minuti ed è caduto verso le 8:37 (giapponesi) nel mar del Giappone, a circa 200 km a ovest dell’isola di Okushiri, al di fuori della Zona economica esclusiva (ZEE) del Giappone. Il missile avrebbe raggiunto un’altitudine record di oltre 7.000 km.
Il governo giapponese ha fornito informazioni agli aerei e alle navi che transitavano nelle vicinanze e, al momento, non sono stati segnalati danni. Ha inoltre fatto decollare un F-15 per verificare la traiettoria del missile ed eventuali danni.
Il primo ministro nipponico Shigeru Ishiba è stato immediatamente informato e ha convocato una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale presso la Situation Room del Kantei, la residenza del premier.
Era quasi un anno che la Corea del Nord non lanciava un missile di questa importanza. A dicembre 2023 aveva testato il missile balistico intercontinentale a combustibile solido Hwasong-18 il 18 dicembre 2023.
In una mossa rara, che tradisce il valore dimostrativo del lancio in questo particolare momento, la Corea del Nord ha confermato il lancio dell’ICBM circa cinque ore dopo l’annuncio dell’esercito sudcoreano, definendolo un “test cruciale”.
“Confermo che la DPRK (Repubblica democratica popolare di Corea, ndr.) non cambierà mai la sua linea di rafforzamento delle forze nucleari” ha dichiarato il leader nordcoreano Kim Jong Un in un comunicato riportato dall’agenzia KCNA. Kim ha descritto il test come un’”azione militare appropriata” volta a informare i nemici della “volontà di controazione” nordcoreana.
In una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza Nazionale tenuta poco dopo il lancio, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha richiesto misure “ferme” per affrontare la provocazione della Corea del Nord. Il governo ha inoltre deciso di imporre nuove sanzioni unilaterali contro la Corea del Nord.
“I capi della difesa di Corea del Sud e Stati uniti hanno concordato di dimostrare la determinazione dell’alleanza a rispondere portando avanti varie misure, come esercitazioni congiunte che coinvolgono il dispiegamento di asset strategici statunitensi,” ha dichiarato lo Stato maggiore congiunto sudcoreano.
Rispetto al lancio precedente, secondo quanto ha spiegato il portavoce dello Stato maggiore sudcoreano, la Nordcorea ha sparato l’ICBM da un nuovo sistema di trasporto e lancio a 12 assi, in grado di trasportare un missile più lungo, che il Nord ha svelato il mese scorso.