Desertificazione commerciale, Lega: «nessun interesse dei sindaci»
Il consigliere del Carroccio Lavy si dice «stupito del no dell'assemblea dei sindaci al disegno di legge per arginare la grande distribuzione»
Desertificazione commerciale, Lega: «nessun interesse dei sindaci».
«Stupisce la presa di posizione da parte dei sindaci riuniti nell’assemblea del Cpel di martedì 29 ottobre, contraria alla proposta di legge presentata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste sul blocco dell’apertura di medie e grandi superfici di vendita.Una legge che va contro i grandi interessi e contro la colonizzazione da parte di grandi gruppi della nostra Valle» sottolinea in un comunicato il consigliere della Lega Erik Lavy.
Il j’accuse
«Abbiamo borghi quasi morti – prosegue la nota – anche a causa dei grandi esercizi commerciali che si fanno concorrenza fra loro e i sindaci cosa fanno? Votano contro una legge, peraltro già in vigore in altre Regioni, nascondendosi dietro un potenziale vizio di legittimità, quasi che i sindaci stessi fossero diventati improvvisamente adoratori del liberalismo selvaggio con la preparazione giuridica di magistrati di Cassazione e come se le strutture del Consiglio regionale fossero invece incapaci di evidenziare la possibile illegittimità di una norma».
«Una presa di posizione grave, quella dei sindaci. C’è da chiedersi – commenta il vice capogruppo del Carroccio e primo firmatario della proposta di legge – se qualcuno di loro abbia rappresentato i cittadini o sia stato succube di altri interessi, come le entrate nelle casse comunali garantite da questi palazzi di cemento. Votare contro una legge che blocca la costruzione di nuovi grandi esercizi commerciali è una scelta che condanna a morte i piccoli esercizi che non potranno mai competere con grandi gruppi, il cui solo e legittimo interesse è il profitto. Il solo interesse di un sindaco dovrebbe essere invece il bene della sua comunità, ma evidentemente qualcuno ha fatto confusione… ».
(re.aostanews.it)