Abusi, Rapporto Vaticano: priorità risarcimenti vittime
Città del Vaticano, 29 ott. (askanews) – Il risarcimento alle vittime degli abusi sessuali, la formazione di quanti operano nella Chiesa con i minori, una trasparenza sempre maggiore negli organismi ecclesiali. Queste alcune delle indicazioni e delle richieste emerse dal Rapporto annuale sulle politiche e le procedure della chiesa per la tutela, redatto dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori presentato oggi in Vaticano.
Nel lungo e articolato Rapporto, che fa riferimento all’anno 2023 sulla situazione in tutti i continenti, la Commissione “ribadisce l’importanza del risarcimento per le vittime e dei sopravvissuti, quale impegno concreto per il loro percorso di guarigione. Il risarcimento nella Chiesa – si puntualizza – non si riduce ai soli aspetti finanziari, ma comprende uno spettro di azioni molto più ampio. Infatti, come testimoniato dal lavoro locale della Commissione, diversi aspetti, come il riconoscimento degli errori, le scuse pubbliche e altre forme di vera vicinanza fraterna alle vittime e ai sopravvissuti e alla loro comunità, sono spesso persino più importanti”, si legge nel documento.
“Molte autorità della Chiesa – afferma ancora nelle sue raccomandazioni il Rapporto – hanno condiviso con la Commissione la loro visione della formazione professionale in materia di tutela come un fruttuoso investimento nell’aiuto a loro rivolto per meglio governare le loro diocesi e congregazioni. Essi riconoscono che tale formazione aiuta a sviluppare una cultura della cura verso le vittime e i sopravvissuti di abusi sessuali su minori”. La Commissione rileva altresì “l’importante ruolo svolto dalla Curia Romana e la frammentazione delle responsabilità esercitate dai Dicasteri e dalle autorità ecclesiastiche locali”, auspicando un “protocollo inequivocabile e condiviso, che chiarisca tempestivamente le varie responsabilità e i loro limiti” che, si aggiunge, “aiuterebbe a evitare ritardi nel servizio della Curia Romana alle Chiese locali”.
Città del Vaticano, 29 ott. (askanews) – Tra le principali priorità che la Commissione riconosce c’è anche quella “per coloro che sono stati colpiti da abusi”, riferita “all’accesso alla verità. In linea con la richiesta di una trasparenza sempre maggiore – sottolinea sempre il Rapporto – si dovrebbero esplorare misure che garantiscano a qualsiasi individuo il diritto alle informazioni, in particolare le circostanze e le responsabilità relative al loro caso di abuso, con la dovuta attenzione alle leggi e ai requisiti concernenti la protezione dei dati”. Vengono proposti, in questo senso come esempi, la considerazione e lo studio da parte delle istituzioni competenti della Curia Romana di “un Procuratore per la parte lesa e un ruolo paragonabile alla funzione di un Ombudsman”. Infine la Commissione di tutela dei minori chiede che sia sviluppata “una definizione più uniforme di vulnerabilità”, suggerendo che, “per coadiuvare tale ricerca, dovrebbe essere condivisa l’esperienza acquisita attraverso l’esercizio delle funzioni giudiziarie con un livello di dettaglio sufficiente a promuovere esiti giuridici coerenti e uniformi in tutte le aree del mondo”.