Elezioni Giappone, batosta per il partito di governo e lo yen va giù
Tokyo, 28 ott. (askanews) – Il partito liberaldemocratico (Ldp) al governo in Giappone ha perso la maggioranza parlamentare alla Camera bassa. È il peggior risultato elettorale del partito dal 2009, mentre le elezioni legislative anticipate decise per mettere un punto a mesi di scandali di corruzione si è rivelato un boomerang.
Secondo i dati diffusi da NHK lunedì mattina, la coalizione al governo, formata dal partito liberaldemocratico e dal piccolo partito Komeito, ha perso il controllo della metà dei 465 seggi della Camera bassa nipponica. L’Ldp ha ottenuto 191 seggi il Komeito 24 (sotto i 233 necessari per avere la maggioranza).
Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha ora promesso di promuovere “riforme fondamentali” all’interno del suo partito, afflitto da uno scandalo finanziario di “fondi neri”: “Il popolo giapponese pensa che io dia priorità alla politica interna e alle questioni interne. D’ora in poi eliminerò completamente tali atteggiamenti e tornerò alle origini. Attuerò riforme rigorose all’interno del partito e attuerò riforme fondamentali riguardo alla questione del denaro e politica”, ha promesso Shigeru, succeduto a Fumio Kishida come primo ministro il 1 ottobre scorso. Per ora non pensa a dimettersi ed esclude la possibilità di un governo di minoranza. “Per quanto riguarda il tipo di squadra di governo che abbiamo in mente per il futuro, a questo punto non prevedo la formazione di una nuova coalizione”, ha messo in chiaro.
A salutare il “grande risultato” del suo partito, è stato invece Yoshihiko Noda, ex primo ministro giapponese e leader del Partito Costituzionale Democratico (Cdp), che avrebbe quasi raddoppiato i suoi seggi.
“Il nostro obiettivo principale in queste elezioni generali era costringere la coalizione di governo a perdere la maggioranza. In questo senso, abbiamo raggiunto l’obiettivo. È stato un grande risultato”. Intanto all’indomani delle elezioni anticipate volute dai liberaldemocratici, si è registrato un netto calo dello yen, con il dollaro che è balzato sopra 153,42 sulla valuta nipponica.