Consiglio di Aosta: il ricordo del compianto Delio Donzel, «uomo che sapeva fare squadra»
Lo storico ex assessore comunale era mancato lo scorso 2 ottobre; il ricordo commosso dell'ex sindaco Bruno Giordano
Un doveroso e commosso omaggio al compianto Delio Donzel, storico ex assessore del consiglio di Aosta, mancato lo scorso 2 ottobre, ha battezzato l’apertura della due giorni di riunione dell’assemblea.
Donzel, il ricordo di Bruno Giordano
Tra i vari riconoscimenti, a spiccare, quello dell’ex sindaco e ora consigliere di Lega e Autonomia e Libertà, Bruno Giordano, che con Donzel ha condiviso una legislatura in Comune, ma probabilmente ben altro.
Perché alla fine, come ricordato anche su Gazzetta Matin, in occasione della sua scomparsa, Donzel ha lasciato tanto a tutti.
«Ricordarlo in cinque minuti non è facile» ha esordito Giordano, ipotizzando come sarebbe logico pensare a «lasciare un segno del suo passaggio, lui che ha vissuto di politica».
«Donzel, un vero valdostano»
L’ex sindaco aostano ha poi proseguito.
«Delio ha fatto un crescendo nel mondo della politica e dal suo punto di vista avrebbe dovuto avere un termine ben preciso – ha continuato -. A un certo punto, però, si sentì tradito (il riferimento è alla mancata candidatura a sindaco ndr.) e fece quello che fanno le persone con grande dignità interiore: non uno, ma due passi indietro».
Ricordando il suo grande successo elettorale, anche in collina ad Aosta, dove «competeva con l’ex vice sindaco Bertino Follien», Giordano ha evidenziato come Donzel «si sentiva profondamente valdostano, sia quando era in Stella Alpina, sia quando fece quel passaggio in cui credeva che sarebbe divenuto possibile l’ultimo step, che non arrivò».
E tutto questo per spiegare le difficoltà legate alla composizione delle varie giunte comunali, dove Donzel ha comunque sempre ricoperto un ruolo di primo piano.
«Donzel è stato un grande assessore, che mi avrebbe messo in difficoltà se fosse andato in altri palazzi – ha spiegato ancora Giordano -. È l’unico che mi avrebbe messo in difficoltà, cosa che non ho avuto per Baccega e Borrello. Era una colonna concreta, che teneva in piedi l’amministrazione. Se tre sindaci diversi, con tre caratteri sufficientemente diversi, hanno deciso di metterlo in Giunta, qualcosa vuol dire».
«Un uomo che sapeva fare squadra»
Ma Delio Donzel era anche ben altro.
«Un uomo che sapeva fare squadra – ha concluso Giordano -. Non avevamo soldi all’epoca e per uscire da una depressione crescente organizzavamo spesso gite fuori porta con la Giunta, ma non si parlava di politica. Lì usciva il suo gran carattere».
Carattere messo a dura prova dalla scomparsa del figlio in un incidente stradale.
«Non è comprensibile che un padre debba seppellire un figlio – ha aggiunto Giordano -. Senza saltare neanche una seduta di Giunta e consiglio comunale, ha partecipato a tute le sedute del processo riguardanti la perdita di suo figlio, perché l’uomo voleva sapere e capire. Immaginate tutto ciò riferito all’amministrazione pubblica».
E il congedo è stato lo specchio della sua vita.
«Da signore, in silenzio, dicendoci sostanzialmente state tutti a casa, che chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato».
(al.bi.)