Calcio giovanile, genitori vengono alle mani alla partita dell’Under 14: al campo di Aosta arrivano le forze dell’ordine
I fatti durante la gara di qualificazioni ai Regionali tra l'Aosta Calcio 511 e il River Plaine
Avrebbe dovuto essere una domenica di festa per le due squadre promosse ai Regionali, invece l’incontro tra Aosta Calcio 511 e River Plaine è stato il teatro di una violenta colluttazione tra due genitori, sotto gli occhi degli stessi giovani ragazzi. La gara del Frand Genisot di Aosta era valida per l’ultimo turno delle qualificazioni ai Regionali Under 14. A imporsi è stato il River Plaine, 1-2. Entrambe le squadre si sono comunque qualificate per il massimo campionato giovanile.
L’episodio
Durante i minuti finali della partita, infatti, il papà di un giocatore aostano ha raggiunto il padre di un calciatore violacerchiato, lungo la strada limitrofa al campo, lamentandosi di qualche parolina di troppo rivolta da quest’ultimo al proprio figlio.
Volano spintoni e il genitore del ragazzo del River Plaine recupera dalla macchina, posteggiata lì vicino, una valigetta per attrezzi da lavoro, probabilmente da usare come arma. Fortunatamente la rissa è spenta sul nascere dall’intervento di una pattuglia della Polizia Locale, che si trovava già sul luogo. Nonostante la presenza degli agenti, una donna della tifoseria aostana colpisce con una sberla al volto il rivale. Accorrono subito altre volanti della Polizia e della Guardia di Finanza e un’ambulanza, che riparte senza prendere in carico nessuno, mentre gli agenti mettono a verbale le parole dei due dirigenti delle squadre e dei tre coinvolti, poi lasciati andare.
I commenti
«È un peccato, perché in campo i ragazzi sono stati corretti – commenta il tecnico del River Plaine, Davide Vincenzi -. Mi spiace per l’episodio che ha rovinato la festa a entrambe».
Sulla stessa lunghezza d’onda il dirigente dell’Aosta Calcio 511 Andrea Zerbinati. «Questo fatto non rispecchia quanto visto sul terreno di gioco, con ragazzi correttissimi – dichiara -. È una situazione sgradevole e alla fine è stata rovinata la festa a due squadre di ragazzini».
(fi.cle. – t.p.)