La via punk regala a Louis Aymonod 200 mila euro nel pacco di Affari Tuoi
Il giovane di Villeneuve ieri sera ha giocato ad Affari Tuoi con uno dei suoi fratelli gemelli rifiutando l'ultima offerta del "dottore" da 50 mila euro e vincendone 200 mila
Una scelta punk quella di Louis Aymonod che, rifiutando all’ultima chiamata i 50 mila euro offerti dal “dottore” di Affari Tuoi, si è portato a casa un bottino da 200 mila euro.
28 anni, di Villeneuve, di professione designer, Louis Aymonod ha giocato nella puntata in onda ieri sera della nota trasmissione televisiva di Rai1 condotta da Stefano Di Martino.
Accompagnato dal gemello André (assente il terzo fratello Henry) Louis ha raccontato del progetto che, insieme ai fratelli ha in mente e che riguarda una casetta nel bosco dove sono cresciuti.
3 il pacco della fortuna
Louis ha tenuto fino alla fine il pacco numero 3 che ha pescato e che gli ha portato bene.
Il giocatore valdostano ha dato avvio alla puntata con un piccolo rituale, insieme agli altri concorrenti, un inchino davanti ai pacchi che ha fatto commentare al conduttore Di Martino: «Puntata mistica!».
Aymonod ha rifiutato quattro offerte: 45 mila, un cambio «Scelta impegnativa, qui bisogna raffinare la visualizzazione. Vedo un rosso, rifiutiamo», tre tiri o 40 mila euro e 37 mila euro, ma i gemelli hanno preferito continuare a giocare: «Le mie sensazioni mi dicono che ho 200 mila euro nel pacco» ha detto Louis.
Eliminati 50 mila euro e 15 mila euro, Louis e André sono arrivati in finale con 10 euro e 200 mila euro.
Hanno tentato una richiesta di 100 mila controbattuta con 50 mila.
«Anche se è una super offerta, noi rifiutiamo. Siamo in tre, scegliamo la via punk, lo sentivamo dall’inizio. Anche a costo di tornare a casa con 10 euro, ci prenderemo un caffè» ha detto il concorrente valdostano prima di aprire il pacco da 200 mila euro.
Il vero valore della vincita
Louis Aymonod non porterà però a casa 200 mila euro puliti.
Occorre calcolare una decurtazione del 22% che viene trattenuta dall’emittente televisiva, una tassa del 20% sulla cifra rimanente e il 5% per convertire i gettoni d’oro in moneta di spesa.
(e.d.)