Defr: via libera al documento di programmazione della Regione VdA
Passa con 19 voti a favore (UV, Fp-Pd, Pla, Sa), 2 contrari (Pcp) e 13 astensioni (Lega VdA, RV, FI)
Defr: via libera al documento di programmazione della Regione VdA.
Passa con 19 voti a favore (UV, Fp-Pd, Pla, Sa), 2 contrari (Pcp) e 13 astensioni (Lega VdA, RV, FI) il Documento economia e finanza regionale 2025-2027 . Tanti ce ne sono voluti per analizzare gli 80 ordini del giorno presentati dalle opposizioni che hanno spaziato dalla casa alla sanità alla tutela delle fasce deboli per citare alcuni temi ricorrenti. La maggioranza – come annunciato dal presidente Testolin a inizio dibattito – si è astenuta su tutte le iniziative.
Il giudizio delle opposizioni
«Ancora una volta constatiamo che il Defr è viziato da criticità croniche a cui non si è voluto o potuto ovviare – ha commentato il capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -. È evidente l’incapacità di programmazione rispetto ad alcuni temi e emergenze con riproposizione di obiettivi che sono sempre gli stessi e che, in alcuni casi, traguardano questa Legislatura e anche metà della prossima. Dal punto di vista economico, le famiglie chiedono soluzioni per fronteggiare i prezzi in progressivo aumento per abitazione, gas, elettricità e altri combustibili a cui il Governo ha risposto nel 2018 con la barbara cancellazione del Bon chauffage e nessun intervento concreto».
«Non mi aspettavo un Defr con i fuochi d’artificio, ma una maggiore attenzione alla chiusura definitiva di alcuni progetti, quello sì – ha detto il capogruppo di RV, Stefano Aggravi -. Quanto rappresentato oggi appare, infatti, un trascinamento del contingente, più che una programmazione di fine Legislatura volta a concludere i dossier storici o portare a termine impegni recenti. Ben venga l’idea di avviare un’iniziativa legislativa per il recupero degli impianti a fune dismessi e la riqualificazione delle aree interessate, anche se siamo ormai in “zona cesarini”».
«Questo Defr riflette l’arroganza di una maggioranza in affanno, impegnata a sfuggire al confronto che su molte scelte si contraddice e su altre rinvia decisioni strategiche, come il futuro del Casinò, a dopo le elezioni – ha dichiarato la capogruppo di Pcp Erika Guichardaz -. Il Defr è pensato a silos dove all’analisi delle prime sezioni, non troviamo risposte. L’assenza di visione e il poco lavoro svolto fino ad oggi si vedono dagli obiettivi riproposti».
Per il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, «le ricette proposte nel Defr per superare questa fase recessiva – con un calo degli investimenti del 51% dal 2007 al 2021- non sono sufficienti ad affrontare i problemi che vive oggi la Valle. Secondo noi ci vuole una Pubblica amministrazione agile, che limita il suo raggio d’azione nell’economia, che rafforza il tessuto produttivo valdostano, che crea le condizioni per determinare un ecosistema positivo dove le imprese tornino ad investire. Sarebbe importante un piano di sburocratizzazione e semplificazione delle procedure amministrative, come fatto a livello nazionale».
(re.aostanews.it)