Châtillon: la Sagra del miele raddoppia e va a braccetto con Lo Pan Ner
Il prologo MieLivres è in calendario sabato 19 e domenica 20 ottobre; sabato 26 e domenica 27 la cittadina castiglionese celebra la Sagra del miele con la premiazione degli apicoltori e dei pani neri di segala
Châtillon: la Sagra del miele raddoppia e va a braccetto con Lo Pan Ner. «È bello unire le due feste seppure diverse tra loro. Possono convivere nello stesso comune ma anche a tavola» ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel nella conferenza di presentazione della 21ª edizione della Sagra del miele e dei suoi derivati e della 9ª edizione della Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I pani delle Alpi in programma il 26 e 27 ottobre.
Gli eventi
Il sindaco di Châtillon Camillo Dujany ringrazia l’assessorato «per aver raccolto il guanto di sfida, permettendo di raddoppiare l’evento che avrà un prologo sabato 19 e domenica 20 ottobre con la seconda edizione di MieLivres di cui andiamo fieri. 34 autori hanno raccontato il comune che l’editore Pedrini ha voluto raccogliere nel volume Raccontaci Châtillon che sarà presentato domenica 20 con la partecipazione di Andreja Restek, la fotoreporter di guerra tra le diedi più importanti al mondo».
Ha aggiunto il primo cittadino: «Siamo decisamente soddisfatti dell’ampiezza che la manifestazione sta assumendo e dell’interesse che riscuote ogni anno. La sempre maggior caratterizzazione del nostro Comune come Città del Miele ci permette di offrire – dichiara un ventaglio di proposte, che spaziano dall’ambito culturale, gastronomico a quello naturalistico, le quali risultano essere un ottimo volano promozionale».
Tra le iniziative spicca una “piccola Veillà”, sabato 26 ottobre alle 18, durante la quale i prodotti valdostani saranno valorizzati grazie alla creatività degli studenti dell’Ecole Hôtelière di Châtillon.
Le sagre
Domenica 27 la Sagra si apre con i produttori di miele – 25 apicoltori valdostani hanno aderito – e dei suoi derivati schierati con i loro banchetti nelle vie Chanoux e Tollen e prosegue alle 10.30 con la premiazione del Concorso mieli della Valle d’Aosta al quale hanno partecipato 60 apicoltori che hanno presentato 133 campioni, sui quali sono state svolte 411 analisi chimico-fisiche.
Sabato 19 ottobre si riuniranno le commissioni di assaggio composte da 20 giudici iscritti all’Albo degli esperti in analisi sensoriale del miele di cui 14 degustatori provenienti da fuori Valle e 1 dalla Spagna.
Il settore apistico
A fare il punto sul settore apistico l’assessore Carrel: «Nella nostra regione si contano 606 apicoltori – di cui 436 hobbisti e 170 professionisti – per un totale di circa 8747 alveari; siamo orgogliosi di rimarcare la presenza capillare su tutto il territorio regionale di aziende, e spesso di giovani apicoltori, che si dedicano con sempre maggiore cura, serietà e competenze a questo settore. Per celebrare i 30 anni del Concorso, domenica 27 ottobre, sarò lieto di omaggiare con un piccolo presente gli apicoltori che partecipano con costanza al concorso, mettendosi in gioco».
A fare il punto sulla produzione 2024 la presidente dell’associazione Consorzio apistico della Valle d’Aosta, Denise Borbey. «Malgrado le effettive difficoltà della stagione primaverile, che hanno pressoché azzerato la produzione di miele di tarassaco, le migliori condizioni climatiche estive hanno, fortunatamente, permesso un’ottima produzione, soprattutto in termini di qualità di Millefiori di montagna e Rododendro. Accettabile la produzione di Tiglio e Tarassaco. Permane una perdita di più del 30% della produzione totale, ma sono orgogliosa di osservare l’interesse dimostrato per il Concorso: il consistente numero di campioni di miele presentato testimonia la validità di questo momento di confronto per gli apicoltori».
Il pane di segala
La kermesse castiglionese si concluderà nella serata di domenica con la premiazione dei pani presentati per la Festa transfrontaliera Lo Pan ner – I pani delle Alpi. «Lo Pan Ner rappresenta un’iniziativa di grande valore culturale ed educativo – ha detto l’assessore Jean-Pierre Guichardaz -, inserita in un contesto più ampio di tutela e promozione del patrimonio culturale immateriale. Attraverso la riscoperta e la valorizzazione di antiche tradizioni legate alla produzione del pane, si mira a trasmettere il savoir-faire e le competenze d’antan che rischiavano di essere dimenticate. Non si tratta quindi solo di un prodotto alimentare, ma di un simbolo delle radici dei popoli alpini».
Christian Trione, panificatore pluripremiato ha aggiunto: «L’agricoltura e panificazione vanno a braccetto da sempre. In questi anni ho visto crescere il popolo del pane perché, grazie alla Festa, in tanti si sono riavvicinati alla panificazione con la segala. È cresciuta la partecipazione dei giovani che hanno contribuito alla riattivazione di molti forni e mulini, e alla ripresa della coltivazione della segala».
Il 26 e 27 ottobre si accenderanno 70 forni in 49 comuni.
È possibile prendere visione del programma completo dell’iniziativa sul sito istituzionale della Regione al seguente link: https://www.regione.vda.it/agricoltura/manifestazioni/Manifestazioni-2024/sagra_miele_2024_i.aspx
(d.c.)