Mercato immobiliare: Aosta, crescono le vendite, ma il resto della Valle tira il freno
Il primo semestre del 2024 vede un calo del -10% rispetto al 2023. Secondo Fiaip, tiene il capoluogo. Nelle località star, e non solo, richiesta superiore all'offerta, con conseguente aumento dei prezzi
Aosta in crescita (+12%), resto della Valle in calo (-15%), totale regionale in flessione (-10%), richiesta in costante aumento, pur a fronte di un’offerta sempre più ridotta, primi segnali di disaffezione per gli investimenti volti alla locazione turistica e prezzi in netta risalita per Courmayeur e le località star. Questo il quadro del mercato immobiliare nel primo semestre del 2024, delineato da Monitora Valle d’Aosta di Fiaip.
Fiaip: mercato immobiliare in chiaroscuro
Insomma, emerge un quadro particolare dall’analisi dei dati del mercato immobiliare diffusi da Monitora Valle d’Aosta, il progetto declinato in salsa rossonera da Fiaip.
Un mercato che, per andare con la presidente di Fiaip Valle d’Aosta, Nathalie Money, è «stazionario a livello residenziale», ma ora deve affrontare tutti i crucci relativi alle normative sulla locazione turistica e alla transizione energetica.
L’andamento del mercato immobiliare
A snocciolare i dati sul mercato immobiliare valdostano è il vice presidente di Fiaip VdA, Roberto Nale, che ricorda il 2022 da record, cui era seguito un 2023 di contrazione (-18% ad Aosta e -13% sul resto della Regione).
«Nei primi sei mesi del 2024, Aosta è in controtendenza rispetto alle perdite che si registrano a livello nazionale – sottolinea Nale -. Sono state vendute 209 abitazioni, contro le 184 del primo semestre 2023, per un +12%».
Insomma, il capoluogo tiene, anzi cresce, ma è il resto della Valle a mostrare il fianco.
«Su scala regionale il calo è del -10%, con il -15% registrato fuori Aosta – rivela il vice presidente -. In totale sono state vendute 861 abitazioni, contro le 952 dell’anno passato».
Località star, mercato solido e prezzi in salita
Se il mercato residenziale fa fatica, quello delle seconde case rimane florido, pur con qualche distinguo.
«Con il Covid molti hanno ritrovato interesse per la seconda casa – illustra ancora Nale -. Courmayeur, Cervinia, Champoluc e Cogne, registrano una diminuzione delle vendite, è vero, ma solo perché sta calando l’offerta. Ci sono meno immobili disponibili a fronte di una richiesta sempre vivace».
Di conseguenza, i prezzi aumentano notevolmente.
«A Courmayeur si è tornati oltre i 10 mila euro al metro quadro – spiega ancora il vice presidente -. Cervinia, Gressoney e Champoluc sono oltre i 6 mila euro, mentre Cogne si assesta sui 5 mila euro. Ciò tiene alto il valore medio degli immobili, che si attesta tra i 1.800 e i 2.000 euro al metro, 1.600 euro ad Aosta».
Immobili: le tipologie più ricercate
L’analisi di Roberto Nale entra nei dettagli evidenziando le tipologie di immobili più richieste nelle varie località.
Delle 210 transazioni di Aosta, il 43% riguarda appartamenti tra 50 e 85 metri quadrati «spesso anche come forme di investimento» ricorda Nale.
Il 28% sono fino a 110 metri quadri, 13% fino a 145 metri quadrati e il 7% oltre 150 metri.
Fino a 50 metri pesa solo per il 9%.
E questo, almeno in parte, «è dovuto al rallentamento della domanda per locazioni turistiche, frenate da una normativa più onerosa e complessa».
Nel resto della Regione, il 30% delle vendite riguarda appartamenti fino a 50 metri quadrati; il 40% per case tra 50 e 85 metri.
«Gli appartamenti gandi funzionano poco – conclude Nale -. Le seconde case oltre i 150 metri si vendono forse solo a Courmayeur, che rappresenta un mercato a sé».
Stranieri, aumenta la richiesta
Il delegato settore estero di Fiaip, Luca Molteni, ricorda anche in questo inizio di 2024 la sempre maggiore propensione degli stranieri all’acquisto di seconde case.
«Sono sempre più propensi ad acquistare in località legate agli sport invernali, così da utilizzarle 2-3 settimane all’anno per poi affittarle – racconta Molteni -. Le nuove normative, però, creano difficoltà e cresce la necessità di affidarsi a figure professionali. Rimane il fatto che diminuisce la disponibilità di immobili».
Immobiliare turistico: prezzi destinati ancora a salire
Angelo Cominelli, delegato del settore turismo, guarda già al futuro.
«Richiesta alta, poca offerta e il sempre maggiore arrivo di stranieri porteranno come conseguenza l’arrivo dei prezzi alle stelle – conclude -. In particolare, località star come Champlouc, Valtournenche, Cervinia, Courmayeur e Cogne cresceranno, anche se sono in arrivo nuove costruzioni e il recupero di vecchi stabili: il prossimo anno potremmo avere dati sorprendenti, quasi l’avvio di un’asta».
Credito e tassi dei mutui
Sviscera un argomento interessante Massimiliano Carta, consulente di Auxilia VdA.
«La banche cercano di finanziare principalmente l’acquisto di immobili in classe energetica A o B, con tassi intorno al 2,50% per un mutuo trentennale a tasso fisso – racconta -. Per le classi C o D, si parla del 2,80%, ma la riduzione del costo del denaro potrebbe portare ulteriori agevolazioni».
C’è un nuovo aspetto da tenere in conto.
«Gli istituti ora valutano i rischi, ma anche gli immobili che si vanno ad acquistare – conclude -. I tassi scenderanno ancora, ma principalmente per immobili green e recuperi legati all’efficientamento».
(alessandro bianchet)