Lega VdA contro la colonizzazione dei grandi gruppi commerciali: una proposta di legge
La Lega Valle d'Aosta ha annunciato questa mattina, a Villeneuve, dove è in progetto la riconversione dell'area per l'insediamento di strutture commerciali, la sua proposta di legge
Aosta, Sarre, Verrès e Villeneuve sono solo alcune delle zone al centro di diversi progetti per l’insediamento, o l’ampliamento, di strutture di vendita di media o grande dimensione.
Per frenare quello che secondo il gruppo consiliare è «un fenomeno di vera e propria colonizzazione di grandi gruppi e di grandi interessi in Valle d’Aosta», la Lega Valle d’Aosta ha presentato «una proposta di legge coraggiosa».
Champagne, luogo simbolo
La presentazione si è tenuta questa mattina, venerdì 11 ottobre, a Champagne, nell’area artigianale di Villeneuve al centro di una variante al piano regolatore comunale che favorirebbe l’insediamento di una struttura commerciale fino a 1.499 mq, e che ha sollevato la contrarietà e la preoccupazione dei commercianti del borgo.
«Villeneuve è un caso emblematico e simbolico – spiega consigliere regionale della Lega VdA, Erik Lavy -, questa proposta sicuramente bloccherebbe questo progetto, ma avrebbe anche effetti probabilmente a Verrès e nella zona cimitero di Aosta, dove c’è l’interesse di un grande gruppo per fare un centro commerciale».
La proposta di legge
«Doveva arrivare 20 anni fa una legge del genere perché oggi purtroppo la situazione è già parecchio compromessa» dice Lavy.
«Abbiamo in tutta la Valle 208 medie e grandi superfici di vendita, troppe. Oltre a svolgere una concorrenza spietata agli esercizi di vicinato, a contribuire alla morte dei nostri borghi, queste medie e grandi superfici creano un danno ai fornitori che devono sottostare a prezzi sempre più al ribasso».
Il consigliere entra nei dettagli della proposta: «La legge sancisce che fino alla data di entrata in vigore della revisione del piano territoriale paesistico e delle sue disposizioni attuative, in particolare le Norme per parti di territorio e le Norme per settori, con l’obiettivo finale di rivedere l’equilibrio funzionale e insediativo in rapporto con l’uso del suolo e delle risorse regionali, non è consentito il rilascio di autorizzazioni per l’apertura di medie e grandi superfici di vendita».
«La norma non può essere retroattiva, per cui non si applica alle istanze di autorizzazione relative alla realizzazione di medie e grandi superfici di vendita già rilasciate prima dell’entrata in vigore della legge (vedi quelle di Sarre, per esempio, ndr)».
«Auspichiamo che la maggioranza accolga la nostra proposta per finalmente mettere un limite alla media e grande distribuzione che rischia di snaturare e colonizzare la nostra Valle» conclude Lavy.
(e.d.)