Ambiente, i giovani di Fridays for Future ad Aosta: “Non violate le nostre Cime Bianche”
Gli attivisti valdostani chiedono più investimenti per le energie rinnovabili. Proteste contro lo sfruttamento delle montagne e i danni ambientali post alluvione
Questa mattina, una cinquantina di giovani attivisti di Fridays for Future sono scesi in piazza ad Aosta per chiedere più giustizia climatica e un futuro più sostenibile.
Il corteo, partito dall’Arco di Augusto, si è diretto verso il palazzo regionale, dove si è fermato al grido di «Non esiste un pianeta B», portando l’attenzione su temi cruciali legati all’ambiente e al cambiamento climatico.
Fridays for Future VDA
Gli studenti hanno denunciato con forza lo sfruttamento delle risorse naturali della Valle d’Aosta, sottolineando la necessità di proteggere i territori. E in merito al tema “Cime Bianche“: «Non violate le nostre montagne», hanno ripetuto più volte i manifestanti.
Cambiamento climatico
Dopo l’alluvione che ha colpito Cogne, secondo i giovani del corteo, l’attenzione della Regione si è concentrata più sui danni al turismo che sui danni ambientali reali. «Dopo le alluvioni ciò che ha spaventato di più è stato il calo dei turisti, non i danni all’ambiente», ha detto uno degli attivisti.
I ragazzi hanno evidenziato come le istituzioni sembrino più interessate al profitto immediato piuttosto che alla salvaguardia delle risorse per le generazioni future.
Tra le richieste avanzate, anche la necessità di investire con decisione sull’energia green, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e adottando misure concrete per affrontare la crisi climatica.
I giovani manifestanti hanno, infine, ribadito la loro preoccupazione per un futuro che vedono minacciato dalla mancanza di azioni incisive: «Dovremmo essere a scuola a studiare per un futuro che potrebbe non esistere», hanno urlato ai megafoni della protesta.
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