Cucire l’Università al centro di Aosta: approvato il progetto da 3 milioni di euro
Approvati, a maggioranza, in Seconda commissione i progetti di fattibilità della riorganizzazione dell'area attorno all'Università e della riqualificazione della Scuola san Francesco
«La sistemazione della viabilità attorno all’Università è un intervento necessario, conseguente al fatto che ad Aosta c’è un nuovo ospite», annuncia l’assessore ai Lavori pubblici e alla gestione del territorio del Comune di Aosta, Corrado Cometto, durante la seduta della seconda Commissione consiliare, riunitasi oggi, martedì 8 ottobre.
«Ora la struttura si trova all’interno di un isolato circondato dal traffico nord-sud della città e non si tratta solo di traffico di quartiere, ma di attraversamento. Con l’attuazione del programma del 2011, riapprovato senza grandi modifiche nel 2021, esiste la volontà di cucire la parte universitaria al centro storico. L’opera possiede un respiro che va oltre la consigliatura visto che, se trovassimo improvvisamente i 3 milioni che ad oggi non abbiamo, i tempi si allungherebbero comunque fino al 2027».
La riorganizzazione dell’area dell’Università: rotonda, pedonalizzazione e modifica alla viabilità
Il progetto di fattibilità tecnico economica, approvato a maggioranza, si articola in otto interventi, spiega l’ingegner Stefano Danna «sette relativi alla viabilità e l’ottavo come riorganizzazione di piazza della Repubblica».
«È compresa la realizzazione della rotatoria tra via Giorgio Elter e corso Battaglione per immettersi direttamente in via Lys con un ingombro esterno di 27 metri e 50, lo stesso diametro della rotatoria dell’ospedale, con relative modifiche dei percorsi pedonali e ciclabili».
«Viene pedonalizzato il tratto sud di via Monte Solarolo con le auto che potranno transitare in un regime di zona a traffico limitato. È prevista la modifica della viabilità in via Monte Vodice, che si immetterà nella rotatoria di via Saint Martin de Corléans, e in via Monte Pasubio con un iniziale doppio senso di marcia per poter accedere al parcheggio».
«Le modifiche in piazza della Repubblica sono finalizzate a connettere l’università al centro e rendere più vivibile questa zona di Aosta – sottolinea l’assessore Cometto -. Si va a pedonalizzarne una parte per creare una sorta di preambolo del centro storico. Pur sacrificando circa 40 stalli di sosta, si migliora la fruibilità e si prolunga la passeggiata dei cittadini verso ovest».
L’architetto Ricardo Ianigro aggiunge: «Il cambiamento coinvolge tra un quarto e un terzo di piazza della Repubblica. Significa allungare la zona centrale, cambiando la percezione del cittadino e del turista».
«Nel percorso secolare questa piazza è stata utilizzata molto dai pedoni fino al periodo del boom economico, quando ha iniziato ad essere usata come un parcheggio e oggi a quest’uso la associamo. L’università appare adesso come un elemento isolato nel mare del traffico, così la soluzione scelta permette di mantenere un alto numero di posti auto e risolve allo stesso tempo il problema di avvicinamento alle attività commerciali e alla zona pedonale. Si collegano gli utenti universitari e si riqualifica il passaggio come spazio di vivibilità, transito e incontro».
La minoranza evidenzia la perdita di parcheggi
Di fronte alle rimostranze della minoranza inerenti alla modifica della composizione dei parcheggi, Cometto risponde: «È un discorso che parte da lontano. Il totale dei posti previsti originariamente era di circa 500 con la chiusura completa della piazza, ma, come la struttura universitaria è stata realizzata solo in parte, anche i posti auto sono stati creati parzialmente».
«Oggi ne abbiamo 300 quindi in teoria, ragionando proporzionalmente, si potrebbe chiudere più della metà della piazza. Noi invece togliamo una piccola porzione dei posti auto solo per creare una cerniera con il centro».
Scuola San Francesco: 39 milioni per la riqualificazione energetica
La mancanza di fondi aleggia anche sull’imponente progetto di fattibilità tecnico-economica riguardante la scuola San Francesco, anch’esso approvato a maggioranza.
«È un progetto importante e di grande prospettiva temporale che prevede la spesa di 39 milioni di euro. Non disponendo attualmente di risorse, si può immaginare una lunga tempistica. Tra sviluppo, reperimento di fondi e realizzazione si agirà nelle successive legislature».
Vengono esposte la rimodulazione degli spazi e la riqualificazione energetica: «È un intervento non finalizzato ad aumentare la capacità della scuola – nota l’ingegner Giuseppe Béthaz – ma a migliorarne la qualità e la didattica con aule studio, aule polivalenti e il miglioramento dell’accessibilità della scuola con nuovi ascensori e servizi igienici».
Si prevedono pannelli fotovoltaici, «ricordando che è uno degli edifici più energivori del Comune – illustra l’ingegner Alberto Béthaz – e potenzialmente potrebbe contenere 1200 alunni».
«Con il calo demografico e la necessità di una diversificazione di aule però l’idea è di mantenere lo stesso numero di presenti. Si prevede un’opera di isolamento termico e di rafforzamento della struttura con il superamento delle odierne criticità» aggiunge.
«La lottizzazione dei lavori comporta spese in più, ma la divisione in fasi permette di risparmiare su altri costi come lo spostamento dell’attività scolastica per diversi anni» conclude Bethaz.
L’assessore Cometto ribadisce: «Non immaginiamo un altro uso dell’edificio. In futuro, anche se la scuola dovesse essere sproporzionata rispetto ai numeri, l’idea potrebbe essere la chiusura di altre scuole e non di questa».
(luca mauro melloni)