Aosta: in piazza Chanoux 5 religioni unite sotto il segno della pace
Il pomeriggio di sabato 5 ottobre è stato scandito dalla preghiera, dalla meditazione e dalla musica
Aosta: in piazza Chanoux 5 religioni unite sotto il segno della pace. Sabato 5 ottobre davanti alla piazza gremita si sono ritrovati nello spirito di Assisi i rappresentanti della Chiesa Cristiana Cattolica, della Chiesa Cristiana Ortodossa Romena, della Chiesa Cristiana Valdese, della Lega Autonoma Islamica e della Comunità Bahá’i.
Il pomeriggio è stato scandito dalla preghiera, dalla meditazione e dalla musica con gli interventi musicali di Naim, Ranzie Mensah, Chaldun e il gruppo Unojah.
L’incontro ha visto il suo culmine con la preghiera dei rappresentanti delle religioni recitata secondo la propria tradizione religiosa per poi unirsi in un’unica preghiera.
Verso le 20 sono state accese le candele in un atmosfera suggestiva e si è levato il canto “Pecem in Terris” di monsignor Frisina.
A introdurre l’incontro dal tema Assisi-Aosta dalla lampada alla Luce il sindaco di Aosta Gianni Nuti.
Il cammino di pace
Un anno fa è iniziato un cammino per la pace con il pellegrinaggio diocesano, che ha visto la Valle d’Aosta donare ad Assisi l’olio per mantenere accesa la lampada di San Francesco ed è proseguito con le preghiere interreligiose in Cattedrale e al Centro culturale islamico, per poi culminare nell’evento di ieri pomeriggio in piazza Chanoux dove si sono ritrovate le comunità della Chiesa Cristiana Ortodossa Rumena con Alin Neagu, la Chiesa Cristiana Valdese con Paolo Ribet, La Lega Autonoma Islamica con Mohamed Chaib, la Comunità Baha’ì con Maria Pia Macri e il vescovo Franco Lovignana.
«La Valle d’Aosta non è certo la prima tra le regioni nella produzione di olio – ha introdotto così la meditazione il monaco di Bose frate Guido Dotti – eppure il suo olio ha permesso che la luce della lampada di San Francesco restasse accesa. L’Olio che è stato donato un anno fa ha illuminato il cammino per la pace che già si stava delineando. Se siamo qui riuniti, ognuno con il proprio credo è perché siamo su percorsi di riconciliazione. La Sapienza ebraica ci dice che il giorno inizia quando siamo in grado di scorgere nell’oscurità uno straniero e lo riconosciamo come un fratello».
(cinzia mauro)