Gignod, l’ultimo saluto a Carlo Sambugaro: «È stato l’angelo custode di tanti giovani sportivi e della comunità civile»
È stato celebrato oggi pomeriggio il funerale di una delle icone della Coumba Freide, scomparsa venerdì sera all'età di 82 anni
La chiesa di Gignod si è riempita oggi pomeriggio per l’ultimo saluto a Carlo Sambugaro.
Una delle icone della Coumba Freide è scomparsa venerdì sera all’età di 82 anni.
Il giorno dopo, a Ivrea, è mancata sua sorella maggiore Adelina, le cui esequie si sono tenute alla stessa ora a Colosimi, in provincia di Cosenza, dove è sepolto il marito.
Carlo Sambugaro lascia la moglie Rita Arlian e i figli Massimo e Nives.
L’ultimo saluto a Carlo Sambugaro
Il gonfalone listato a lutto del Comune di Gignod, dirigenti e allenatori del Grand Combin in divisa sociale, ex giocatori, amministratori della vallata e tanti amici si sono stretti oggi pomeriggio intorno alla famiglia di Carlo Sambugaro.
Il fondatore della Polisportiva Coumba Freide e primo presidente del Grand Combin Calcio si è spento venerdì sera all’ospedale Parini di Aosta.
Nel pomeriggio aveva accusato dolori addominali e per precauzione era stato trasportato al pronto soccorso.
Dopo poche ore è sopraggiunta la morte, sulle cui cause farà luce l’autopsia effettuata lunedì.
La vita a favore del prossimo di Carlo Sambugaro
Carlo Sambugaro, classe 1942, aveva lavorato ai Magazzini Gatti di Aosta.
Appassionato di calcio, era stato tra i fondatori, insieme a don Antonio Proment, della Polisportiva Coumba Freide.
Disponibile con tutti, generoso, onesto, carattere solare, battuta sempre pronta, è stato il secondo papà di diverse generazioni di giovani calciatori della zona.
«Con la sua mitica Zaz ci prendeva e portava al campo – ricorda Emeric Danna, una delle bandiere del Coumba -. Faveva più viaggi nella stessa giornata, l’importante era che potessimo divertirci. Carlo era un uomo buono, impossibile non volergli bene».
Sambugaro aveva continuato a seguire il calcio anche dopo la chiusura del Coumba Freide, ricoprendo per primo la carica di presidente del Grand Combin.
Il suo impegno a favore degli altri non si è però esaurito all’ambito sportivo.
Per 10 anni, infatti, è stato eletto in Consiglio comunale a Gignod.
La sua esperienza amministrativa è datata 2000-2010, con il compianto Claudio Bredy come sindaco; in una consigliatura ha anche ricoperto l’incarico di assessore.
«Carlo è stato l’angelo custode di tanti giovani sportivi e della comunità civile»
L’impegno verso il prossimo di Sambugaro è stato ricordato anche nel corso dell’omelia.
«Oggi la chiesa venera gli angeli custodi – ha detto don Mario Tringali, parroco di Gignod -. E Carlo è stato l’angelo custode di tanti giovani sportivi, dei quali si è fatto carico per anni, assumendosi grandi responsabilità. E lo è stato anche della comunità civile del nostro paese, come testimonia il suo impegno in Consiglio comunale».
(d.p.)